Regia di Tyler Russell vedi scheda film
BE AFRAID HORROR FEST
Ci troviamo - così come ci appare il colorato mondo che circonda i nostri personaggi - nel bel mezzo degli avveniristici e futuristici anni '60, presso una tranquilla cittadina americana ove tutti in qualche modo si conoscono e si rispettano.
Un ormai attempato dermatologo, animato da manie di protagonismo e dall'ambizione di folle di passare alla storia, si ingegna da tempo per creare un congegno in grado di rimuovere le cisti, che sono diventate nel frattempo la vera ossessione del medico, nonché il fastidio più ricorrente dei suoi pittoreschi pazienti.
I finanziatori dell'invenzione, loschi figuri che nutrono una pessima considerazione nei confronti del dottore, sono tuttavia un pò scettici e organizzano una visita a sorpresa nell'ambulatorio del medico che, trovatosi ad essere messo alla prova, si adopera con tutto se stesso per cercare di dimostrare la validità del suo congegno.
Il risultato sarà un vero disastro, perché l'apparecchio, fuori da ogni controllo, nel tentativo di asportare l'escrescenza ad un paziente, darà vita a una enorme cisti che risulterà vivere di vita propria, minacciando tutti i presenti dell'ambulatorio.
Per fortuna il folle medico può contare nella presenza, rassicurante e quasi materna, di una efficiente ed assai coraggiosa infermiera, grazie all'intraprendenza della quale la lotta per la sopravvivenza dei pazienti, costretti all'interno del laboratorio a sopravvivere contro quella minaccia pseudo-aliena in grado di crescere a dismisura sino ad assumere dimensioni enormi ed una letalità senza precedenti, potrà, dopo una lunga ed estenuante resistenza, riuscire a debellare la minaccia senza precedenti.
Monster movie davvero molto godibile e strutturato come un B-movie anni '50 e '60, Cyst diverte, appassiona e suscita sin tenerezza grazie all'intraprendenza di una protagonista non più giovanissima ma in grado di guadagnarsi poco a poco la più disincantata simpatia da parte del pubblico, che la fa assurgere inevitabilmente a paladina del bene, eroina-casalinga bella anche se matura e dalle forme piacevolmente espanse e materne, entro cui si può sognare senza troppa vergogna di potersi rifugiare per ricevere accurata protezione, e non solo.
Ironia dosata bene, gags a ripetizione, pustole impazzite piene di pus dalle improbabili tonalità verdastre, acide e tossiche al servizio di un delirio che conquista.
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