Regia di Sol Moreno vedi scheda film
BE AFRAID HORROR FEST
I "diablo rojo" sono i variopinti e spesso assai scassati autobus che girano tra le sconnesse strade impolverate e prestano il servizio di trasporto passeggeri alla popolazione panamense. Alla guida di tali mezzi dai colori sgargianti e spesso riadattati all'esigenza di trasporto dopo esser stati mezzi di trasporto merci ormai desueti e rimessi in sesto alla meglio, tali mezzi ingombranti e dalle emissioni assai inquinanti, sono guidati da autisti spesso spericolati o scavezzacollo, che a volte, pur nel servizio pubblico che si adoperano a garantire, non rinunciano ad affrontarsi in sfide decisamente poco consone al compito offerto alla socialità.
Uno di questi mezzi, variopinto come d'uso e dalle forme dipinte di un drago dalle mille sfumature tendenti al vermiglio, attraversando una boscaglia isolata e tenebrosa in ore notturne, dopo aver sbaragliato uno sfidante in un duello non senza aver atterrito molti dei suoi trasportati, dovrà affrontare, nella persona del suo caratteriale autista e del suo gruppo di folkloristici passeggeri, una congrega di streghe desiderose di vendicarsi per un antico torto subito.
Come se non bastasse, la foresta si rivela anche il territorio natio di una tribù di cannibali famelici, intenzionati ad utilizzare i passeggeri come loro prossimo desinare.
Con l'eccentrico, esuberante ed assai kitch Diablo Rojo (PTY) ci troviamo di fronte, nente che meno, al primo esempio di horror panamense di sempre: una circostanza che ci induce, al di là di ogni eventuale qualità artistica, a voler bene a questo piccolo film barocco pieno di svolte narrative a cascata.
Il film di Sal Moreno, datato 2019, approfitta della trama variopinta e un po' sconsiderata per rivendicare usi e costumi e caratteristiche della vita locale panamense, con particolare al folklore locale tra verità e leggende popolari che si mischiano senza mai far si che i responsabili dello script si pongano dei problemi sulla massa di storie concatenate che intervengono a minacciare o compromettere il viaggio dei nostri poveri passeggeri.
Certo il film va preso con tutta l'indulgenza del caso, e apprezzato soprattutto per il fatto di trasportarci in luoghi e dimensioni che troppo poco il cinema ha percorso sino ad oggi, facendosi perdonare quella ingenuità e kitch che paiono usciti intatti da horror a basso costo dei primi anni '80.
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