Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Più che la Storia, a questo film interessa l'azione; più che il thriller a base di controspionaggio, le sparatorie e le colluttazioni; più che rivolgersi alla spettacolarità, finisce per incanalarsi nella più scontata banalità, sia per quanto riguarda le situazioni che per i dialoghi. Sulla scia del Sanremo 1989, presentato da quattro figli di papà (Danny Quinn, Rosita Celentano, Gianmarco Tognazzi e Paola Dominguin), i ruoli centrali della pellicola vengono affidati a Francesco Quinn (fratello del sopra citato) e Jason Connery: i cognomi non sono affatto frutto di casualità. E la recitazione in effetti ne risente: ma tanto è mediocre la confezione e tanto approssimativa la storia (una sceneggiatura di Ernesto Gastaldi, Roberto Leoni e del regista), che i discutibili interpreti poco riescono a peggiorare il prodotto. In ruoli laterali ci sono invece tre 'vecchie glorie': Glenn Ford, Donald Pleasence e Jean Sorel; le musiche di Luigi Ceccarelli somigliano più alla parodia di una colonna sonora di un film di guerra che alla colonna sonora di un film di guerra. Budget ridotto e si vede bene: siamo a un passo dalla confezione televisiva, che Martino d'altronde già conosceva bene da qualche anno (sponda Fininvest). 2,5/10.
Seconda guerra mondiale. Sul treno Casablanca express viaggia Churchill; un agente segreto inglese, incaricato di proteggerlo, scopre la presenza a bordo di un collega tedesco.
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