Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
La vita moderna e agiata è di una noia mortale. Un senso non c'è. Uccidere o suicidarsi? Una cosa vale l'altra.
*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** Non voglio mancare di rispetto a chi lo considera un capolavoro, ma devo dire che a me questo film è sembrato una "cosa", che non so bene come considerare. Ferreri a me non è mai piaciuto, è vero, ma è anche vero che questa pellicola è diversa da tante sue altre. Tra l'altro, mentre negli altri film il regista si è preoccupato solo di distruggere senza proporre nulla, qui una proposta la fa (la fuga), benché rachitica e strampalata.
La trama è un affronto allo spettatore, ma non è questo che mi ha disturbato. Il protagonista assoluto vive in uno stato tra l'alienazione, la noia, e l'indifferenza verso tutto. Le sue occupazioni casalinghe - fatta eccezione per la cena - sono senza senso, persino l'andare a letto con la donna di servizio (la quale la prende anche con molta indifferenza...). I suoi giochi con la pistola fanno temere un suicidio, ma è solo un puro caso che questo non avvenga (come per caso fa tutte le cose). Con altrettanta indifferenza - senza odio e senza brama - compie poi il più efferato omicidio. Così, come bere un caffè. E' proprio questa sua apatia assoluta anche di fronte all'orrore che mi è più difficile da mandar giù. Questo atteggiamento, più il farsi beffe di tutto e tutti (che è leggibile in tutti i suoi atti), mi rendono insomma il protagonista antipatico.
Infine la fuga, che dovrebbe essere la soluzione della sua condizione, viene anch'essa presentata come frutto del caso, buttata lì in qualche modo, con noncuranza.
Alienazione della vita moderna d'accordo, ma il modo in cui il regista esprime il concetto mi rimane sullo stomaco. E francamente seguire il protagonista nel suo vagare per casa mi è riuscito noioso.
Ferreri per me rimane lontano anni luce, come idee e come modo di porsi rispetto ai grandi temi dell'esistenza. Gli riconosco solo - e diciamo pure che non è poco - lo stile, il saper girare un film (riprese, montaggio, direzione degli attori, ecc.). Ma il contenuto ha pure la sua importanza.
Gli do tre stellette, per i suoi meriti formali, perché non so cosa dargli e per rispetto ai suoi estimatori.
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