Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Insensato disastro per immagini. Poco più che un filmino casalingo, largamente sopravvalutato dalla critica come ritratto di - addirittura addirittura - un'epoca della società umana. Ma di sociale (e di umano) c'è davvero poco o niente: Piccoli è solo, frustrato e annoiato, tutto ciò che fa è in relazione a sè stesso (cibo, sesso, svago) e funzionale all'autosoddisfazione: cinismo gratuito a piene mani, assolutamente fuori luogo. La moglie e la cameriera non hanno praticamente un profilo caratteriale, e anche le informazioni su Piccoli sono modeste; lo vediamo solo come uno squinternato, squilibrato burlone omicida. Se questo è l'uomo odierno, complimentoni. Lasciamo del tutto perdere poi il finale, quando finalmente la farsetta teatrale prende vita e compaiono esterni, personaggi, dialoghi per alcuni catastrofici minuti: nemmeno grottesco, semplicemente incomprensibile, delirante nella peggiore accezione, inutile e ancor più noioso della vita dell'ingegnere Piccoli. Uno sciagurato tentativo di stupire senza avere - ahimè - alcuna idea.
L'irrequieta nottata di un vivace ed infantile ingegnere, annoiato dalla vita moderna. Tutto sembra sotto controllo, poi inspiegabilmente decide di uccidere la moglie e imbarcarsi come cuoco su un anacronistico veliero capitanato da una fotomodella.
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