In una calda sera d'estate, Glauco, un disegnatore industriale sulla quarantina, ritorna a casa dal lavoro e trova la moglie a letto per una lieve indisposizione. In sala da pranzo lo attende una cena fredda poco invitante. Con l'aiuto di un libro di cucina, l'uomo decide di prepararsi un piatto di suo gusto. Mentre cerca gli ingredienti necessari da un armadio salta fuori un pacchetto avvolto in vecchi giornali. Dall'involucro esce una pistola a tamburo arrugginita. L'uomo la olia, la dipinge di rosso e la carica, poi si reca nella stanza dove c'è la moglie e...
Note
Il miglior film di Ferreri indaga a fondo sull'orrore e la nevrosi della vita di tutti i giorni.
Mi ci sono approcciato con aspettative elevate per rimanere deluso come raramente mi capita da quel che mi è parso un vuoto esercizio di sperimentalismo e di intellettualismo datato. Scene vacue di una noia mortale per poi cercare lo shock fine a se stesso. Questo film mi ha lasciato solo noia e fastidio.
Capolavoro assoluto dell’intera filmografia di un regista “fuori norma” come Ferreri (la definizione non è mia ma di Fernaldo di Giammatteo e Cristina Bragaglia – Dizionario dei capolavori del cinema – Bruno Mondadori Editore) che di “grandi” film ne ha fatti davvero tanti, Dillinger è morto è una pellicola importante e anomala… leggi tutto
*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** Non voglio mancare di rispetto a chi lo considera un capolavoro, ma devo dire che a me questo film è sembrato una "cosa", che non so bene come considerare. Ferreri a me non è mai piaciuto, è vero, ma è anche vero che questa pellicola è diversa da tante sue altre. Tra l'altro, mentre negli altri film il regista si è… leggi tutto
Passati i primi dieci minuti uno si chiede dove la storia andrà a parare e se il protagonista finirà mai di cucinare la sua cena con studiata lentezza. Solo le piacevoli canzoni provenienti dalla radio accesa impediscono al cervello di spegnersi, un espediente usato per tutta la durata del film per tenere aperti gli occhi dello spettatore attraverso sequenze infinite di… leggi tutto
In una calda sera d'estate, Glauco, un disegnatore industriale sulla quarantina, ritorna a casa dal lavoro e trova la moglie a letto per una lieve indisposizione. In sala da pranzo lo attende una cena fredda assai poco invitante. Con l'aiuto di un libro di cucina, l'uomo decide allora di prepararsi qualche piatto di suo gusto. Mentre cerca gli ingredienti necessari, da un armadio salta fuori un…
"I'll give you my gun when you pry (or take) it from my cold, dead hands."
“Guns” è un mini-saggio lampo, un instant essay, di un’intelligenza, ponderatezza, buon senso, ragionevolezza…
“Dillinger non è certo un film positivo, è un film negativo, perché è un film abbastanza tragico. Ecco al massimo possiamo arrivare a fare gli sciacalli di un mondo che va distruggendosi, e basta”. Marco Ferreri Un uomo fa ritorno a casa dopo presumiamo la solita giornata di lavoro, trova una cena fredda preparata dalla moglie Anita Pallenberg che…
Assistere al niente durante l'intera notte di un'industrial designer (Michel Piccoli), vittima auto-consapevole dell'alienazione generata dalla società dei consumi, è l'estremo atto di sfida sfacciato posto dal cineasta anti-conformista Marco Ferreri, nei confronti dell'intera società capitalista e dei suoi soggetti, tramite Dillinger è morto (1963), la cui…
È difficile narrare un film nel quale non accade niente, dove l'assenza di fatti diventa la sostanza della narrazione e il nulla è l’elemento fondante di tutto il racconto; dove il senso e il messaggio sono dati dai silenzi; dove la macchina da presa, quasi come in un ininterrotto piano-sequenza, segue ossessivamente il protagonista che non parla e non…
Un apprezzato designer industriale si appresta a rincasare sul far della sera, allontanandosi daivquartieri industriali tutti uguali e ugualmente spogli, per rientrare nella sua graziosa villetta fuori città: lo aspetta la bella e bionda consorte, che tuttavia lo ha preceduto in camera in preda ad un fastidioso mal di testa che la costringe a letto.
La donna lo invita a cenare, ma…
Quando non è necessario riferirsi ad un futuro più o meno lontano o alla presenza di un potere opprimente per catapultarci in un universo distopico. Quando l'essenza discreta di un potere dispotico si…
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
E' arrivato Maggio ed è tempo della mia playlist mensile dei titoli visti ad Aprile, mese in cui i Film italiani la fanno da padrone.
Come noterete ho approfondito il genere della commedia all'italiana, retta…
Passati i primi dieci minuti uno si chiede dove la storia andrà a parare e se il protagonista finirà mai di cucinare la sua cena con studiata lentezza. Solo le piacevoli canzoni provenienti dalla radio accesa impediscono al cervello di spegnersi, un espediente usato per tutta la durata del film per tenere aperti gli occhi dello spettatore attraverso sequenze infinite di…
*** CONTIENE ANTICIPAZIONI *** Non voglio mancare di rispetto a chi lo considera un capolavoro, ma devo dire che a me questo film è sembrato una "cosa", che non so bene come considerare. Ferreri a me non è mai piaciuto, è vero, ma è anche vero che questa pellicola è diversa da tante sue altre. Tra l'altro, mentre negli altri film il regista si è…
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Commenti (13) vedi tutti
Se doveva insegnare qualcosa, io non ho appreso nulla. Ma come accade quando ammiriamo un quadro d’autore, ognuno vede quel che gli pare.
commento di BeccalossiInsignificante; ed essendo il film quasi muto potete anche visionarlo a velocità doppia, tranne quando appare la Pallenberg che è un bel vedere.
commento di gruvierazGlauco siamo tutti noi circondati ed immersi in una vita quotidiana preconfezionata, gesti tutti uguali, tutti i giorni.
leggi la recensione completa di claudio1959Lento, noioso, stupido; voto 0
commento di stokaiserPuro cinema d'autore, sperimentale, innovativo e fuori dagli schemi.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiMi ci sono approcciato con aspettative elevate per rimanere deluso come raramente mi capita da quel che mi è parso un vuoto esercizio di sperimentalismo e di intellettualismo datato. Scene vacue di una noia mortale per poi cercare lo shock fine a se stesso. Questo film mi ha lasciato solo noia e fastidio.
leggi la recensione completa di port crosUno dei film Italiani più strazianti e meravigliosi.
commento di FiestaLa vita moderna e agiata è di una noia mortale. Un senso non c'è. Uccidere o suicidarsi? Una cosa vale l'altra.
leggi la recensione completa di BalivernaProvo a rivoltami con metodo come si prepara una cena memorabile. E se mi viene freddo dipingo nel cielo un sole dell'avvenire.
commento di michelDevastante anelito di libertà… (perchè aggiungere tante parole, tante parole inutili, nelle recensioni…) Voto 10/10
commento di sokurovFilm drammatico sulla follia della mente umana. Mancano però grinta e i personaggi comprimari per renderlo un capolavoro.
commento di IGLICon La grande abbuffata è il miglior film di Ferreri.
commento di mise en scene 88Ferreri ci ripropone la quotidianita' con tocco di arte tragica e intensa.
commento di IVANSELVA