Regia di Pedro Almodóvar vedi scheda film
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Bello. Davvero bello. E personalmente, l'interpretazione di Penelope Cruz che preferisco.
commento di silviodifedecapolavoro di erotismo inperniato di suspence è coscienza storica
leggi la recensione completa di ilpuntoUna generosa e feconda geometria degli affetti materni delle donne che nel dolore delle perdite riscattano la storicità nel proprio tempo da far vivere a testa alta 8
commento di logosConvincente lavoro di Almodovar su nascite, amori, drammi e tragiche memorie storiche. Ottime le protagoniste. Belle e, come al solito, vivide immagini. Il colore grande protagonista.
commento di iroDue ore di soap opera con scene di cui non si capisce l'utlilità...la ricerca del nonno...l'improvvisa svolta saffica...boh! Ma siccome è Almodovar "bisogna" dire che è un capolavoro.....
commento di Travis21Quasi un giallo in salsa femminista. Ben sceneggiato, molto ben interpretato con una Penelope Cruz in forma smagliante e diretto con grande perizia dalla mano sicura del Maestro Pedro Almodovar.
commento di bombo1Il film è fatto bene nonostante alcune scene incomprensibili e slegate. Brave le attrici e il regista.
commento di gruvierazLa vicenda doveva concentrarsi esclusivamente sul rapporto delle due madri. Inserendo nella sceneggiatura la ricerca dei corpi di persone morte per la guerra civile in Spagna negli anni '30, la trama perde di consistenza, soprattutto nel finale, dove invece di chiarire il rapporto fra le due madri, si vedono scheletri apparire da sottoterra Voto 7
leggi la recensione completa di filmistaIl tema della maternità, le inconcludente del sentimento amoroso, il sottofondo thriller, il tema dell'indissolubilita del legame filiale, l'emersione dei crimini del franchismo. C'è troppa roba in "Madres paralelas" perché tutto possa funzionare senza lasciare qualcosa di irrosolto. La classe di Almidovar si avverte tutta, ma da sola non basta.
commento di Peppe ComuneAlmodovar al massimo livello film che ci emoziona, come Julieta
leggi la recensione completa di claudio1959Non convince fino in fondo ma la storia e' avvincente.
commento di ezioUltimo film di Pedro Almodovar, che ha aperto l'ultima rassegna veneziana dove il regista ha ricevuto il Leone alla carriera, mentre Penelope Cruz ha ottenuto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile.
leggi la recensione completa di laulillaNon si può negare che sia un buon film, però si ha l'impressione che il regista abbia perso di vista il bandolo della matassa oppure, più semplicemente, che ci abbia voluto infilare dentro troppa roba e tutta di peso. Stimola molte riflessioni ma non coinvolge emotivamente. Voto: 7-
leggi la recensione completa di andenkoFilm slegato, temi forti, ma non convince
leggi la recensione completa di siro17Un’altra prova maiuscola di Almodovar che ci racconta una storia che questa volta non si chiude nella dimensione più privata come nella sua precedente opera. Qui sono di scena anche le colpe del passato e i danni provocati dal regime di Franco. La posta emotiva del racconto rimescola continuamente ruoli e gerarchie fino alla catartica conclusione.
commento di (spopola) 1726792molto Almodovar, sia nei toni di commedia (pochi) che in quelli di dramma, un film di un vero autore
commento di carloz5Forse con qualche piccolo eccesso ( l'inizio di relazione saffica tra le due protagoniste), ma sottolineo forse in quanto, FORSE il piccolo eccesso potrebbe avvalorare la vicenda ( sono effettivamante incerto). In compenso ho la sensazione di aver visto una grande performance del buon Pedro, a mio parere una delle migliori.
commento di pippusAlmodòvar sfoggia una volta di più la sua impeccabile maturità stilistica in un melodramma misurato e toccante che, intrecciando una duplice storia di maternità con il racconto di una pagina dolorosa della Storia Spagnola, ribadisce l’importanza di preservare la memoria storica e la necessità di affrontare il passato per poter guardare al futuro.
commento di rickdeckardPartirei dall'immagine. Che è vita e madre, o padre, per non scontentare nessuno, di tutte le possibili conseguenze. E in particolare l'incipit va da Lorenzo Mattotti. Per chi non desse un volto a tale nome, egli è il carismatico partoritore, nonchè artista - e fumettista delle immagini guida del manifesto della Mostra del Cinema di Venezia da 4 a
leggi la recensione completa di gaiartCome sempre accade con Pedro, inizialmente uno, stordito, esce dalla sala (anche del PalaBiennale della Mostra del Cinema di Venezia), pensando: ah, non si rinnova mai, il solito melodramma già visto, quasi da fiction. Poi, dopo qualche ora, nella sua anima lo rivede e si ravvede. Ancora una volta, capolavoro sensazionale.
leggi la recensione completa di 79DetectiveNoir