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Mystics in Bali

Regia di H. Tjut Djalil vedi scheda film

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La recensione su Mystics in Bali

di undying
5 stelle

Il primo horror indonesiano pensato per il mercato occidentale, girato a basso budget e ispirato da una leggenda del sud-est asiatico e balinese. Un accumulo di surreali e imprevedibili effetti speciali, al servizio di un film talmente folle e assurdo da restare comunque impresso.


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Cathy (Ilona Agathe Bastian) è una studentessa americana appassionata di riti occulti e magia nera, argomento sul quale intende scrivere un libro. Approfittando del fidanzato Mahendra (Yos Santo) - che vive a Bali (!) - chiede di essere messa in contatto, per apprendere i segreti delle arti magiche, con una sacerdotessa locale nota come Leák, in realtà un'orribile vecchia strega, malvagia e bugiarda - dal volto mutevole e unghie che farebbero invidia a Mojica Marins - che promette di addestrarla con le sue arti oscure, mentre invece la trasforma gradualmente in una "testa vampiro volante" dall'aspetto raccapricciante. Gli appuntamenti educativi vengono fissati, di notte, presso un cimitero: al primo Cathy viene informata di presentarsi la sera successiva con gioielli e bottiglie di sangue (!). Il patto viene suggellato con stretta di mano, tanto che quella della strega le resta appiccicata, cade a terra per poi correre a ricongiungersi verso Leák; al secondo la strega non si manifesta, o meglio è nascosta in un cespuglio e interagisce con la lingua, smisuratamente enorme. Dopo aver bevuto bottiglie di plasma, ordina a Cathy di spogliarsi per farle un tatuaggio in zona intima; al terzo entrambe mutano forma in maiali per poi scaraventarsi contro un muro di fuoco. Cathy ne risente in salute e la strega promette di curarla la notte seguente. Invece, all'ultimo appuntamento, dopo essere stata trasformata in serpente, viene informata che sarà utilizzata per procurare il sangue necessario alla strega per renderla giovane e immortale. In sostanza, diventa occasionalmente una "leyak": una testa volante - con attaccata parte della spina dorsale, polmoni, intestini e altri organi interni - munita di denti da vampiro il cui compito è quello di succhiare sangue dalla vagina di donne incinta e dal relativo feto. Siccome Cathy dopo la metamorfosi in serpente ha ingerito due topi che il giorno seguente vomita di fronte al fidanzato, Mahendra inizia a sospettare che qualcosa di strano (!) stia accadendo e chiede aiuto allo zio, eterno rivale della strega.

 

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Basato sulla mitologia del "Leyak", tipica del sud-est asiatico e balinese, Mystics in Bali è stato girato sull'isola indonesiana di Giava, dato che i locali superstiziosi ne avrebbero impedito le riprese. Questo bizzarro e davvero unico horror rappresenta anche il primo tentativo delle produzioni indonesiane pensato appositamente per il pubblico occidentale. H. Tjut Djalil, in seguito regista del cult Lady Terminator (1989), si trova ad operare su una sceneggiatura di Jimmy Atmaja, molto vagamente (solo per il tema Leyak, la "testa volante vampiro") ispirata dal romanzo Leák Ngakak di Putra Mada.

 

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Mystics in Bali: la testa di Ilona Agathe Bastian in forma di Leyak

 

Il risultato è comunque ben poco letterario, quanto un insieme allucinato e allucinante di sequenze che sembrano essere state girate senza seguire alcun filo logico e con un budget minimale. Interpretato male, con dialoghi assurdi non meno delle situazioni, rappresenta però un'esperienza di visione unica per il contrasto manifesto tra ironia involontaria (la scapigliata strega, in continuazione, offre risate isteriche che diventano contagiose) e scene grottesche ma in qualche modo profondamente inquietanti: trasformazioni delle due interpreti in serpenti e maiali (una incredibile sul finale, con la strega che assume quella forma - ma con le tette - in combattimento); la testa che si stacca dal corpo e inizia a volteggiare per aria; metamorfosi in palle di fuoco parlanti; levitazione e lancio di enormi raggi laser a forma di mano.

 

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Mystics in BaliIlona Agathe Bastian sta per mutare... forma 

 

Quasi interamente girato di notte, con presenza di location nebbiose, sottofondo di versi d'animali notturni alternati a un'angosciante musica composta con sintetizzatore. È una produzione del 1981 ma, colore a parte, graficamente più simile a un incrocio tra uno dei film con Zè do Caixao degli anni Sessanta e qualche cortometraggio "visionario" diretto da Georges Méliès agli inizi del XX° Secolo. Mystics in Bali è davvero una unicità filmica, molto peggiore di Plan 9 from outer space ma in qualche insolita maniera e in virtù di una folle e fanciullesca imprevedibilità, in grado di rendersi memorabile. Un film del tutto fuori dai binari, terribilmente approssimativo, eppure unico e di certo indimenticabile.

 

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Mystics in Bali: streghe in forma di maiali antropomorfi

 

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Mystics in Bali: dopo la visione del film, gli incubi non saranno più gli stessi!

 

"Per perdere la testa, bisogna averne una."
(Albert Einstein)

 

Trailer 

 

F.P. 11/11/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 81'11")

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