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L'ombra del passato

Regia di Jonathan Demme vedi scheda film

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La recensione su L'ombra del passato

di supadany
10 stelle

VOTO : 7/8.

Jonathan Demme è un grandissimo regista che ama spaziare su più fronti (dal thriller più famoso, al sentito documentario, per passare a cause profonde), non sempre con successo di pubblico (ma lui è il primo ad esserne consapevole, quando si imbarca in film come questo), ma destando quasi sempre un sincero interesse (l’unico suo film suo che ho visto ed ho trovato un po’ superfluo rimane “The manchurian candidate”), anche quando gli spettatori gli voltano apertamente le spalle.

In questo caso fa suo un rinomato best-seller e racconta una storia (scomoda) di grandissima profondità emotiva, ma che al contempo non si appoggia sul consueto “facile” percorso narrativo, con tanto di squarci surreali (rappresentati visivamente in maniera molto efficace), e di complicata lettura, a fare capolino in più frangenti.

Il presente della storia vive a stretto contatto con un passato fatto della sofferenza degli uomini di colore, con una donna che vive in una casa della sperduta prateria insieme alla figlia; a queste si unirà Paul, un uomo di loro conoscenza, dotato di acute capacità sensitive che riveleranno una presenza ultraterrena.

Nel frattempo giungerà anche Beloved, ragazza estremamente complicata, che si porta appresso più di un turbamento.

Operazione “monster”, durata che mette alla prova (ma personalmente me lo sono “bevuto” e con gli occhi costantemente spalancati), comprensione a rischio anche per alcuni risvolti forse non sempre curati nel modo migliore possibile (ma la difficoltà, in questo caso, è assolutamente oggettiva), ma anche un fascino d’insieme che raggiunge vette decisamente importanti.

Probabilmente non perfetto, ma di coraggio ce n’è quasi fin troppo e di talento, per nulla fine a se stesso, altrettanto.

Per me quasi un capolavoro, poi il fatto che sia stato così ingiustamente accantonato mi fa ancora più fortemente pensare che sia veramente un prodotto di grande valore.

Su Jonathan Demme

VOTO : 7/8.
La regia che non ti aspetti, ma qui si conferma tanto eclettico quanto attento.
Si prende un grosso impegno ed altrettanti rischi.
Gli hanno voltato in tanti le spalle, ma può essere soddisfatto per il proprio operato.

Su Oprah Winfrey

VOTO : 7,5.
Molto convincente in quanto credibile ed assolutamente determinata.
Grande prova.

Su Danny Glover

VOTO : 6/7.
Lontano dagli echi goderecci dell'arma letale, dimostra, se ce fosse bisogno, di essere un attore intelligente e dotato.

Su Thandie Newton

VOTO : 6/7.
Mette in mostra un buon talento che purtroppo spesso fa fatica ad emergere.

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