Regia di Fred Walton vedi scheda film
Un altro film che pone al centro il problema del segreto del confessione (e se sia lecito mantenerlo ad ogni costo anche quando infrangerlo significherebbe salvare delle vite). In pratica, la stessa situazione che si verificava nel film diHitchcock "Io confesso" del 1953, certamente più ispirato e riuscito di questo, che è comumque tutt'altro che unmalvagio thriller girato dal regista Fred Valton nel 1987 con un incedere da altri tempi, che per fortuna si avvale di un'ottima prova attoriale (soprattutto da parte di Donald Sutherland e Charles Durning) capace di tener viva l'attenzione anche nei passi in cui la tensione sebra latitare nella ripetitività di certe situazioni.
Lo scenario del dramma, è quello di una Detroit sconvolta da una serie di delitti ai danni di suore e sacerdoti commessi da un misterioso e feroce giustiziere che lascia come segno distintivo un rosario.
Padre Koesler sa però chi è il colpevole, ma lo ha appreso in confessionale, e di conseguenza il giuramento sacerdotale non gli permette di denunciarlo alla polizia.
Terribile dilemma dunque, del quale sarebbe estremamente dannoso rivelare la conclusione (per rimanere int ema lo potremmo definire un peccato mortale).
Un tantino farraginoso nel suo insieme, è un film che vale soprattutto per le atmosfere, e per la capacità di rendere palese allo spettatore l'angoscia del parroco via via che i delitti aumentano, e tutta la città è sommersa dal dubbio e dall'orrore (con un malessere generalizzato che rischia di degenerare).
Ottimo il contributo della bella fotografia di David Golia che ci regala una Detroit sporca e mefitica dove cattedrali e sacrestie si contrappongono a un paesaggio industriale di una cottà in quegli anni non ancora soffocata dalla crisi.
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