Regia di Fred Walton vedi scheda film
Fa bene all'anima ma non fa sempre bene al corpo frequentare chiese.Questo film è un solidissimo esemplare di genere,un giallo con più di un accenno thriller che mutua lo spunto iniziale da Io confesso di Hitchcock.Che cosa succede se un feroce serial killer di religiosi confessa a un prete la sua colpa?Succede che il suddetto sacerdote è costretto a tenersi tutto dentro e cerca di indagare sul susseguirsi di delitti di sacerdoti e suore accomunati solo dalla presenza di un rosario tra le loro mani.L'impianto è tradizionale ma molto ben intarsiato,la figura del prete recitato da Sutherland è riuscita,ben delineata,un prete moderno che cerca di svincolarsi dalla rigidità quasi dogmatica del parroco interpretato con il giusto piglio da un gigantesco(in tutti i sensi) Durning capace solo di dire sermoni sempre uguali,tanto che il prete più giovane ormai li conosce a memoria.Walton come successe con Quando chiama uno sconosciuto del 1979 ha una capacità rimarchevole di creare suspense e anche qui lo dimostra con colpi di scena bene assestati e una sequenza da vero brivido(quando padre Kosler entra nella casa del killer e aprendo una porta se lo ritrova davanti).Anche la spiegazione finale è perfettamente plausibile e ben articolata(un padre che abusa di sua figlia che poi si è suicidata,additando i religiosi come responsabili per non essere intervenuti) come raramente succede in film di questo genere.Il ritmo all'inizio è un po'languido ma poi la scrittura secca di Leonard e la regia brillante di Walton riscattano le debolezze della prima parte per un film meritevole di esseere adeguatamente rivalutato....
personaggio forzato non perfettamente a fuoco
il prete di vecchio stampo,rigido e dogmatico
figura ottimamente calibrata di prete moderno
regista capace anche se poco utilizzato
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