Regia di Ronny Yu vedi scheda film
Che delizia! È forse il miglior capitolo della saga: un trionfo dell’autoironia al suo meglio, un fumettone splatter e ultraviolento, divertentissimo e geniale.
Si parte con un incipit folgorante, dove una Jennifer Tilly mozzafiato trasudante fascino fetish ed erotismo sfrenato, sotto le note di Rob Zombie cuce arti e brandelli corporei della bambola del titolo dopo aver sgozzato un poliziotto.
Il film prosegue con un’altissima e tagliente dose di umorismo, che vede il suo apice nei battibecchi (irresistibile la battuta sul preservativo) tra Chucky e la sua “sposa” dark che pare uscita da un film di Tim Burton.
Il regista poi impreziosisce ancora di più il tutto disseminando il film di citazioni (le maschere dei vari serial killer cinematografici che si vedono all’inizio, Tiffany che guarda “La moglie di Frankenstein” in tv, la faccia di John Ritter trafitta dai chiodi a richiamare “Hellraiser”, la nascita del “neonato Chucky” alla fine che rimanda “Alien”) e mettendo in scena un finale inaspettatamente macabro.
Come se non bastasse, la sequenza dove la bambola-Tiffany si trucca e si veste sotto “Call Me” dei Blondie (la colonna sonora riveste un’importanza fondamentale) è stracult.
Nulla più di un divertissement, ma dotato di una sana cattiveria spiazzante e di un ritmo invidiabile.
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