Regia di Ronny Yu vedi scheda film
C'è da dire che il primo capitolo aveva ben esaurito l'argomento, il secondo lo spolpava fino al midollo e il terzo era il nadir orrendo della serializzazione. Per rimettere in piedi Chucky occorreva un sano elettroshock. Mancini lo induce a forza di chitarre acustiche deflagranti, ritmi convulsi da Hong Kong e citazionismo onanista on the road. L'operazione è volgarissima e spudorata, vige l'impero del cattivo gusto, ma si respira anche aria nuova, si sghignazza e si mette mano ad una concezione dell'horror che farà la sua strada.
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