Regia di John Harrison vedi scheda film
Una strega borghese e antropofaga, si appresta a cucinare un bambino da lei tenuto prigioniero. Quest'ultimo, per guadagnare tempo, gli racconta tre storie dell'orrore lette su di un vecchio libro prestatogli proprio dalla strega per passare il poco tempo di vita rimastogli. Horror suddiviso in tre episodi con risvolti grotteschi e di humor nero, come nella miglior tradizione di questo filone. Dirige il regista televisivo John Harrison, grande amico di George Romero, qui in veste di sceneggiatore. Nel primo episodio un brillante studente universitario risveglia un'antica mummia egizia per vendicarsi di suoi tre compagni di college. Nel secondo un ricchissimo e anziano imprenditore farmaceutico costretto su una sedia a rotelle, ingaggia un killer affinché uccida un gatto nero che si aggira nella sua enorme e decadente dimora. Il terzo episodio vede un pittore di talento in bolletta, che una notte e' testimone del brutale omicidio di un'uomo da parte di una creatura mostruosa simile a un gargoyle. Quest'ultima gli risparmia la vita in cambio del suo più assoluto silenzio. Poco dopo il pittore conosce una ragazza... Alquanto trascurabile il primo episodio, che si segnala solo per la presenza degli ancora poco conosciuti Julian Moore, Christian Slater e Steve Buscemi. Promette bene il secondo, ricco di phatos e mistero, rovinato però da un finale grossolanamente splatter. Il livello si alza grazie al terzo episodio che salva il film dalla mediocrità', una storia d'amore gotica e tragica. Non basta però a fare de I DELITTI DEL GATTO NERO un buon film dell'orrore. Primo premio al festival di Avoriaz decisamente generoso.
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