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Robyn Hitchcock: Sex, Food, Death... and Insects

Regia di John Edginton vedi scheda film

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La recensione su Robyn Hitchcock: Sex, Food, Death... and Insects

di mm40
5 stelle

Nel 2006, quasi per gioco, il leggendario cantautore britannico Robyn Hitchcock decide di formare i The Venus 3, una band in cui suonano anche Peter Buck dei REM, Bill Rieflin dei Ministry e Scott McCaughey dei Young Fresh Fellows. Nel giro di pochi mesi i quattro, con la complicità di John Paul Jones dei Led Zeppelin, Chris Ballew dei Presidents of the USA e altri amici, registrano un disco (Olé! Tarantula) e partono quindi in tour.


Le canzoni di Robyn Hitchcock sono un mix di sesso, cibo, morte e insetti: con questa dichiarazione in apertura, a opera dello stesso cantautore inglese, il regista dichiara assolto ogni dovere a riguardo del titolo. Che è in realtà piuttosto ingannevole: questo documentario infatti non è un ritratto a tutto tondo di Hitchcock, come verrebbe facile supporre, bensì un veicolo promozionale (per quanto ben realizzato, ma sempre quello è) per la sua nuova creatura, i The Venus 3, quartetto formato insieme a Peter Buck dei REM, Scott McCaughey dei Young Fresh Fellows e Bill Rieflin dei Ministry. Artisticamente nato nella seconda metà dei Settanta con i Soft boys, Robyn Hitchcock ha poi affrontato una lunga e luminosa carriera solista, dando vita a una buona mole di canzoni memorabilmente sopra le righe, non prive di ritornelli e melodie accattivanti, ma certo focalizzate principalmente sui testi surreali. Anche per l'album Olé! Tarantula, che sarà solo il primo dei tre registrati con i The Venus 3, il frontman adotta il suo caratteristico stile compositivo; in questo mediometraggio (poco meno di un'ora di durata) lo vediamo alle prese con i nuovi pezzi sia durante la fase di scrittura che in sala prove insieme ai compagni di band. Nella seconda parte del lavoro i The Venus 3 affrontano poi un minitour in locali di medie dimensioni, per testare i nuovi brani ma anche per il piacere di ritornare a girare in tour per suonare tra amici e senza troppe pressioni esterne (specie per Buck, chitarrista dei REM). 5/10.

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