Regia di Mel Brooks vedi scheda film
'The Producers', opera prima di Mel Brooks, conferma i molti dubbi che ho sempre nutrito nei confronti di questo pur versatile autore: se lo script (premiato con l'Oscar) è sempre stato il punto di forza dei suoi lavori più riusciti, lo stesso non si può dire della sua mano da regista.
Il film alterna scene riuscite ad altre dove la satira sul mondo dello Showbiz sfocia verso una farsa superficiale e di facile appeal: a sequenze divertenti - quella iniziale del protagonista Max Bialystock (un sornione Zero Mostel) con le vecchiette che tenta di sedurre del (tremendo) titolo italiano, le prove e poi la messa in scena dello spettacolo 'Springtime for Hitler' - se ne alternano altre tirate troppo per le lunghe dove la narrazione è piuttosto zoppicante.
Mentre il personaggio di Leo Bloom, il contabile infido ed impacciato è interpretato da Gene Wilder per far da contraltare all'esuberanza di Zero Mostel in maniera tutto sommato sobria, tutto il resto del cast è usato dal regista puntando sull'eccesso e, a volte, sulla caricatura: il nazista Franz Liebkind (Kenneth Mars) autore della commedia, l'eccentrico regista Roger De Bris (Christopher Hewett) e lo strambo LSD (Dick Shawn) nel ruolo di Hitler.
Ne esce fuori così un film strampalato e diseguale, divertente ma eccessivo. Nel complesso quindi Mel Brooks può essere visto come un artista che ha dato molto al cinema nella prima parte della sua carriera - certamente 'Frankenstein Junior' è un grande film - ma non siamo di fronte a geni della commedia come Wilder o Lubitsch.
Voto: 7.
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