Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Il grande Werner Herzog abbandona la foresta Amazzonica e le megalomanie del folle avventuriero Fitzcarraldo, per volare in Australia e raccontarci il braccio di ferro tra una multinazionale mineraria e una tribù di aborigeni che vuol difendere la propria identità e il proprio territorio dall'avanzata di un progresso sempre più cinico e irrispettoso dell'ambiente. Pellicola dalle nobilissime intenzioni che piacerà agli ambientalisti e agli ecologisti più convinti, mentre gli ammiratori del talentuosissimo regista bavarese, avranno di che discutere. Personalmente reputo DOVE SOGNANO LE FORMICHE VERDI l'opera meno riuscita di Herzog insieme a GRIDO DI PIETRA, nonché l'inizio della sua parabola discendente, che si riscatterà solo parzialmente con il successivo COBRA VERDE. Reduce dall'enorme sforzo produttivo di FITZCARRALDO, il suo lavoro più ambizioso, almeno per quanto concerne il budget, Herzog sembra mostrare stanchezza nel raccontare la cultura di un popolo millenario come quello aborigeno, considerato il più primitivo mai apparso sulla terra (almeno da quello che ho appreso da un autorevole testo di antropologia), senza quella poesia e quell'analisi antropologica che invece caratterizzavano le sue precedenti opere. Tentativi umoristici non riusciti, completamente da dimenticare invece la parte prettamente processuale, per nulla nelle corde del regista. Pellicola anti-progresso e filo-ambientalista raccontata in modo eccessivamente retorico, scolastico e didascalico.
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