Regia di Werner Herzog vedi scheda film
Sottovalutato perfino dagli esegeti di Herzog, “Dove sognano le formiche verdi” è generalmente considerato un film minore del regista bavarese. In realtà si tratta di una “commedia” (le virgolette sono d’obbligo, parlando di un Autore avulso dalle classificazioni in generi) ecologista, singolarmente consona ad un altro film realizzato nello stesso 1984, come “Local Hero” di Bill Forsyth. Rispetto al film ambientato in Scozia, tuttavia, quello di Herzog, che va a girare nel deserto australiano, è più stizzoso e meno pacificato. Nel finale non si troverà un bel tramonto che fa breccia nel cuore del presidente della multinazionale: la visione del mondo herzoghiana è molto più pessimistica. Gli aborigeni non riescono ormai a comunicare con l’uomo bianco: la loro lingua, come i loro dei, è agonizzante e le formiche verdi stanno per distruggere il mondo, anche se l’uomo bianco – che ha portato la propria legge in Australia da un paese lontano – non ci crede. E’ da ammirare, a mio parere, il fatto che Herzog, uomo dalla poetica spesso ermetica, abbia messo nella forma distesa del film narrativo, aperto comunque alla speranza (nella persona del giovane geologo che va a vivere nel deserto), la sua lucida e disincantata denuncia ecologista.
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