Decision to leave è insomma l’ennesima opera d’arte di Park Chan-wook, un regista che mette sempre alla prova la moralità dello spettatore e i limiti della stessa messa in scena, in cui lo splendido montaggio e la monumentale colonna sonora trovano una splendida sinergia tecnica grazie ad una sbalorditiva regia – non a caso premiata Cannes – che regala un thriller poliziesco naturalistico difficile da dimenticare. Il film sicuramente non è esente da difetti – come la componente poliziesca non sempre ben amalgamata col focus drammaturgico sui due amanti come anche alcuni passaggi narrativi forzati – ma al netto di alcune sbavature l’ultimo film di Park Chan-wook merita di essere visto in sala, anche solo per la grande interpretazione di una bellissima Tang Wei nel suo ruolo della vita.

 

Voto 9

 

PS: Seo-rae, io ti avrei seguito fino in capo al mondo…

 

PPS: Prossima fermata: di nuovo Decision to leaveI’m a cyborg but that’s ok (Cineteca), Lady Vendetta (rewatch alla Cineteca) e infine Joint Security Area (Mubi)

 

PPPS: Solo amore per Tang Weikbizoom.com/tang-wei-revealed-the-meaning-of-her-tears-at-the-blue-dragon-film-festival/