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Finale a sorpresa

Regia di Mariano Cohn, Gastón Duprat vedi scheda film

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La recensione su Finale a sorpresa

di diomede917
8 stelle

CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: FINALE A SORPRESA

 

Cinico, Sagace, Tagliente e Spiazzante.

Questi sono gli aggettivi giusti per descrivere Finale a Sorpresa il nuovo film della tremenda coppia Gastón Duprat e Mariano Cohn che già a Venezia si erano presentati con Il Cittadino Illustre che portò la Coppa Volpi al protagonista Oscar Martinez che è anche il protagonista di questo film che è un dissacrante attacco nei confronti della nobil arte della recitazione.

Anche se forse è la Vanità la vera protagonista di tutta la storia.

La vanità di Humberto Suarez, ricchissimo magnate dell’industria farmaceutica che il giorno del suo 80esimo compleanno decide che prima di morire lui venga ricordato per qualcosa di utile per la società. E allora perché non produrre un film tratto da un libro Premio Nobel “Rivalidad” scritto da Daniel Mantovani (a proposito di Vanità questa è un’autocitazione dei registi che prendono in prestito il protagonosta del Cittadino Illustre). Perché non farlo dirigere dalla regista del momento fresca vincitrice della Palma d’oro a Cannes e perché non farlo interpretare dai due migliori attori del momento che sono esattamente agli antipodi. E soprattutto perché non far interpretare la protagonista femminile alla figlia?

Con queste premesse il film segue i 9 giorni che precedono l’inizio delle riprese, i registi si mettono al servizio della sceneggiatura piena di colpi bassi ma soprattutto al servizio delle interpretazioni superlative dei suoi tre protagonisti.

Penelope Cruz regista d’avanguardia di opere come Foschia e Pioggia al contrario, donna che sa esattamente quello che vuole e come vuole, omosessuale che sa come usare benissimo la sua femminilità per muovere a suo vantaggio l’ego maschilista dei due attori protagonisti per poi metterlo anche a ridicolo come nella bellissima scena del bacio alla protagonista femminile del film.

Oscar Martinez è Ivan Torres attore antisistema, che crede nella sacralità della recitazione, che insegna ai suoi studenti che la società ha bisogno di ingegneri, medici, di avvocati ed è per questo motivo che la recitazione è un privilegio che deve spettare a pochi. Colti e di talento. Sposato da 28 anni con una scrittrice di romanzi per l’infanzia di matrice fortemente radical chic.

Antonio Banderas è Felix Rivero, praticamente è la parodia di sé stesso. Un attore che piace alla massa, che piace a Hollywood, che ha vinto tantissimi premi e che ha fatto 5 figli con quattro donne diverse per soddisfare le voglie del suo pisello.

Tutto il film è visto come una gara a chi è il più bravo, alla continua serie di dispetti e inganni fatti sempre e comunque in nome della vanità e delle manie del proprio protagonismo.

Finale a Sorpresa è tutto narrato sotto forma di una Black Comedy senza esclusione di colpi che si plasma tutto intorno al suo cast, regalando loro dei primi piani da paura che giustificano a più riprese i numerosi premi vinto durante la loro carriera.

Un film godibile che vorresti non finisse mai perché questa è la vera imprevedibilità di un “Finale a sorpresa”

Voto 7,5

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