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Ghost Dog. Il codice del samurai

Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film

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La recensione su Ghost Dog. Il codice del samurai

di bradipo68
8 stelle

"Non c'è solitudine più profonda di quella del samurai"(da Le Samurai di Jean Pierre Melville).Jarmusch dirige un film legato a filo doppio con lo splendido Le Samurai di Jean Pierre Melville che aleggia su tutta l'opera e non solo per la figura quasi ascetica nella sua solitudine del protagonista.Le analogie non si fermano qui:entrambi i killer,Ghost Dog e Jeff Costello vanno consapevolmente incontro alla morte disarmati,entrambi hanno un rigido codice comportamentale,entrambi sono delle armi letali.Tra la figura robusta del nero Whitaker e il pallido e longilineo Delon invece ci passa un mare di differenza così come Jarmusch sembra avere quasi a cuore a differenza di Melville la descrizione anche con pennellate ironiche dei mafiosi datori di lavoro del silenzioso killer. Il quale comunica con loro solo tramite piccioni viaggiatori con cui vive in isolamento in una baracca malmessa e leggendo un codice comportamentale da samurai.I siparietti con i mafiosi davanti alla tv come ipnotizzati o il redivivo Henry Silva che guarda i cartoni animati co sguardo ebete sono degli efficaci contrappunti comici in un film che di comico ha poco o nulla.La famiglia mafiosa e il killer sembrano gli unici ad avere un codice comportamentale da seguire in un mondo dove le regole non esistono più e che si sta dirigendo,proprio per l'assenza di regole allo sfascio.Ma questo film non è un agiografia di Cosa Nostra, è la storia di un killer solitario che prende alla lettera il codice etico del samurai non riuscendo a ribellarsi al suo capo che lo vuole fare fuori.Si vendica distruggendo la famiglia ma al duello col capo(un duello western,stile Mezzogiorno di fuoco come dice uno dei personaggi) si presenta con la pistola scarica.Il suo codice comportamentale non gli permette altrimenti.Ghost Dog è un film diverso dagli altri di Jarmusch,è un film laconico,silenzioso come il suo protagonista e le sue pistole(con silenziatore),un film in cui a siparietti di ironia surreale(questi si che richiamano il cinema dell'autore indipendente americano) vengono intervallate esplosioni di violenza improvvisa.Whitaker si dimostra attore ottimo mentre i complimenti vanno al casting per le facce trovate per interpretare i mafiosi,vere facce da ricercati che sembrano estratti da una puntata dei Sopranos.Un gangster movie ritmato da un commento musicale rap e jazz e da tocchi cospicui di filosofia zen.E'per questo che i mafiosi non capiscono Ghost dog alla stessa stregua del gelataio suo unico amico(che parla però solo francese).Il mafioso standard non sa neanche che cosa è la filosofia zen......

Su Jim Jarmusch

un opera complessa e anomala nella sua filmografia

Su Forest Whitaker

ottima prova

Su John Tormey

bravo

Su Victor Argo

ottimo

Su Isaach De Bankolé

il gelataio che parla solo francese con cui Ghost dog comunica praticamente solo a gesti.Ma è il suo migliore amico

Su Henry Silva

irresistibile

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