Regia di Jim Jarmusch vedi scheda film
Ghost Dog - Il codice del samurai è un film che gioca con gli stilemi del gangster movie e del noir, ibridati a loro volta da spunti diversi, dalla commedia (grottesca e a tratti demenziale) ad una vena underground/hip hop, nelle ambientazioni e le musiche curate da RZA, che ben si sposa con la firma artistica squisitamente indie di Jim Jarmusch; nel raccontare la vita di un diverso, un sicario grosso e di colore che conduce un'esistenza ascetica sul tetto di un palazzo, apprezzando la sola compagnia dei piccioni e la meticolosa messa in atto del codice comportamentale del samurai, l'autore riflette sulle divisioni razziali, portando il proprio sguardo dentro al ghetto americano, ma lo fa con leggerezza fiabesca, quasi avesse da realizzare un film d'animazione. Così, la corrispondenza epistolare via piccione, gli allenamenti con la katana e i boss mafiosi appassionati di cartoni animati si fanno cifra stilistica, mai fuori luogo, bensì un gioco di equilibrio tra la (semplice) storia di genere, la leggerezza estetica e le massime filosofeggianti tratte dall'Hagakure. Tutto questo mix dona a Ghost Dog - Il codice del samurai una personalità decisa, difficilmente ripetibile nella sua particolarità.
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