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Don't Look Up

Regia di Adam McKay vedi scheda film

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La recensione su Don't Look Up

di gerkota
9 stelle

MAI USCITO AL CINEMA

VISTO SU NETFLIX NELL’APRILE 2022

 

In un futuro molto, ma molto, prossimo… diciamo che potremmo già esserci, insomma, l’umanità si è inabissata così tanto a livello di insensibilità e superficialità e idiozia indotte in particolare dal progresso tecnologico, da rivelarsi del tutto cieca, inscalfibile, non ricettiva, irresponsabile e suicida di fronte a un fatto reale e incontrovertibile: la terra, nell’arco di sei mesi, sarà centrata da un meteorite dalla superficie di circa sette chilometri e, quindi, sarà devastata da conseguenti terremoti e tsunami e incendi e sconvolgimenti climatici che causeranno l’estinzione di ogni forma vivente.

 

Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence

Don't Look Up (2021): Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence

 

Il divertentissimo e intelligente film (distribuito solo su Netflix) girato dall’attore comico statunitense Adam McKay (impostosi nel 2015 con il rivelatore La grande scommessa) ricorda e, chissà, forse prende spunto da una pellicola a mio avviso meritevole di maggior attenzione e generosità, la distopica, sarcastica al limite del grottesco Idiocracy (Mike Judge, 2006), che ormai già sedici anni orsono (per capirci, Facebook era ancora in fase embrionale) immaginava in modo inquietante seppur leggerissimo un mondo in cui a comandare sono gli imbecilli (le cui mamme restano scientificamente più incinte delle altre), che hanno preso il sopravvento sulle persone normali (quelle un po’ più intelligenti fanno ormai parte della preistoria) e portano la Terra all’auto distruzione. In Don't Look Up (letteralmente, non guardate in alto, cioè non preoccupatevi della montagna di pietra extraterrestre che sta per disintegrarci e continuate a divertirvi sparando cazzate sui social… ) il processo di regressione intellettuale degli uomini è già a ottimo punto.

 

Meryl Streep

Don't Look Up (2021): Meryl Streep

 

A cominciare dalla presidente degli Stati Uniti d’America, l’immaginaria Janie Orlean, incarnata da una formidabile Meryl Streep (in The Post, nel 2017, l’ultima grande interpretazione), perfettamente calata in un ruolo per lei non proprio usuale ed efficacissima nel rappresentare la pericolosità del potere, ancor di più quando questo sta nelle mani di una banda di scimuniti, alienati da abboffate di frivolezza. Voi avete la certezza che non stia già accadendo sul serio? Al fianco della tre volte premio Oscar c’è un perfetto Jonah Hill (consacrato nel 2013 dalla parte in The Wolf of Wall Street) nei panni del figlio della P.o.t.u.s., Jason Orlean, clamorosamente capo di gabinetto ebete inconsapevole ma altrettanto arrogante e deleterio. Proseguendo nell’elenco dei fulminati, una bravissima Cate Blanchett (nel 2019 protagonista dell’applaudita commedia Che fine ha fatto Bernadette?) in versione super sexy rifatta che veste i panni della ancor-woman di successo Brie Evantee, la cui leggerezza è direttamente proporzionale alla sua preparazione professionale, alchimia che fa di lei l’archetipo del giornalista disinformante, fuorviante, distorto e perciò pericolosissimo. Sua spalla il collega Jack Bremmer, interpretato da un azzeccato Tyler Perry (anche nel cast de L'amore bugiardo - Gone Girl, nel 2014), altrettanto dissociato dalla concretezza e forse ancor più immerso nel mondo fittizio creato dal soggetto dello stesso McKay. Chiudono il plotone di storditi un esilarante Mark Rylance (premio Oscar 2016 per Il ponte delle spie) nel ruolo di una sorta di Steve Jobs rincoglionito e posseduto dal demone della sventatezza; poco più di un cameo per il sempre bravo Paul Guilfoyle (nel 2015 fra i protagonisti de Il caso Spotlight) che fa uno sconclusionato comandante delle forze armate Usa; cameo vero e proprio per uno scatenato Ron Perlman (La fiera delle illusioni nel 2021), ciliegina sulla torta della componente grottesca del film.

 

Cate Blanchett, Tyler Perry

Don't Look Up (2021): Cate Blanchett, Tyler Perry

 

Un cast folto e di prim’ordine, come avrete visto che, dalla parte dei “normali” schiera l’infallibile Leonardo DiCaprio (fantastico nel 2019 in C'era una volta a... Hollywood) nei panni del dottor Randall Mindy, numero uno dell’università meritevole/colpevole di aver avvistato la cometa killer di pianeti, in un primo tempo fagocitato suo malgrado dal fanatico circo mediatico che ne fa una sorta di scienziato sex symbol abbastanza morbido da essere strumentalizzato ma che alla fine raschia il fondo del barile e trova nella poltiglia della propria disperazione la forza di ribellarsi: il suo sfogo a occhi sgranati, la pelle del viso lucida di sudore e le vene del collo gonfie è la giusta ricompensa per lo spettatore che attende con trepidazione che qualcuno insorga contro il nonsenso imperante. Discepola del professore è la dottoranda Kate Dibiasky, interpretata dalla brava Jennifer Lawrence (Oscar 2013 per la parte in Il lato positivo), colei che vede e segnala per la prima volta il gigantesco pietrone che viaggia a gran velocità verso la nostra amata “biglia blu”. A completare il trio di persone non ancora afflitte da evoluzione demenziale è il funzionario dell’autorità preposta a prevenire i pericoli provenienti dallo spazio, Teddy Oglethorpe, ruolo ricoperto da un convincente Rob Morgan (visto di recente in Il diritto di opporsi [2019] e in The Unforgivable [2021]).

 

Jonah Hill, Paul Guilfoyle, Mark Rylance, Meryl Streep

Don't Look Up (2021): Jonah Hill, Paul Guilfoyle, Mark Rylance, Meryl Streep

 

Metafora di un mondo strampalato che continua a farsi del male da solo e a danneggiarsi in modo sempre più irreversibile, la storia di McCay (adattata per il grande schermo con Kevin J. Messick) mette sotto la lente d’ingrandimento il punto di distrazione massima cui può portare il progressivo allontanamento dalla inclemente vita reale in nome di un virtuale molto ma molto più sopportabile. Quindi, non guardiamo in alto. Non guardiamo più niente e nessuno e forse, alla fine, scompariremo senza nemmeno accorgercene. Da non perdere. Voto 8,5.

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