Regia di Adam McKay vedi scheda film
Il Presidente vi sta raccontando un sacco di caxxate!!! (Randall)
Per poter apprezzare al massimo “Don’t Look Up” bisognerebbe anzitutto considerarlo per quello che credo sia, cioè una commedia. Un film divertente, anzi direi: buffo, molto buffo, nel senso più nobile del termine. Il fatto che prenda spunto da un catastrofismo poi non così tanto lontano, o che faccia leva sugli aspetti sociali e politici di quel che una catastrofe annunciata (o reale? non sono catastrofisti tutti i nostri notiziari, anche da prima della pandemia?) porterebbe in primo piano, o che scavi impietosamente sui difetti più beceri della società americana (che è anche la nostra, fatti i debiti distingui, dell’occidente in genere), come i talk show preconfezionati, i guru del modernismo e del progresso alla Steve Job, le gerarchie militari stupide e/o corrotte, la comunità scientifica confusa e divisa, o soltanto le attività frenetiche di ognuno di noi sui social media... tutti gli ingredienti ( e sono tanti in questo film! e tutti estremamente appetitosi: volerne fare l’elenco completo, tra personaggi e interpreti, verrebbe una filippica indigeribile...) sono finalizzati ad una sola cosa: divertire.
Il fantastico duo DiCaprio/Lawrence, affiancato da tutti gli altri ci riesce benissimo. E quel che più ho apprezzato di questo lavoro è che riesce a non prendersi gioco delle cose serie, ma riesce ad usare le cose serie per giocare, senza dissacrarle, senza sminuirle, senza togliere nulla, ma anzi riuscendo, oltre a divertire, anche un po’ a riflettere.
Specie, se posso permettermi, a che cosa potrà mai essere un Bronteroc, a suo modo bestiaccia fatale creata dagli algoritmi di una cometa, perfettamente idonea a liberarci con un “Amen” da tutte le sciocchezze che ci circondano e che “Don’t Look Up” rappresenta in maniera egregia.
Film che forse non passerà alla Storia, ma chi lo sa? che ne so io della Storia?
Guardiamo in alto.
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