Regia di Adam McKay vedi scheda film
Nato contro il menefreghismo mondiale dei poteri forti riguardo la preoccupante allerta contro i cambiamenti climatici; lo ritroviamo come possente metafora oggi - e più attuale che mai - a fare i conti con virus e pandemia, fazioni nate dal nulla, punti di vista folli o visionari, e soprattutto interessi mirati e parzialissimi, a condizionare il bene supremo della collettività: la vita. McKay mette in scena uno spettacolo di micidiale satira caustica, dove tutte le star si impegnano con grande abilità, dal goffo scienziato (Di Caprio che torna a giganteggiare), alla lucida e rude dottoranda che scopre la cometa che impatterà la terra (brillantissima Jennifer Lawrence), al Presidente degli USA abbarbicata ai suoi interessi (Meryl Streep in gran spolvero).
Un film che spiazza, spaventa, diverte tantissimo anche, ma lasciandoti basito e con l'amaro in bocca, lo stesso che stiamo assaggiando in questi ultimi due anni. La bomba climatica, è evidente, ancora non spaventa chi decide di sospendere emissioni di gas serra nel 2050, catapultando l'eventuale rogna sulle generazioni a venire. Il virus invece un po' di sale sulla coda lo sta mettendo, ma troppi ancora giocano al "gomblotto", alla dittatura sanitaria, ai poteri forti che guardano il loro orticello.
Certo non abbiamo date e scadenze, e ancora nessun meteorite pronto a cancellarci esattamente tra sei mesi, ma se anche esistesse una data certificata, saremmo davvero così diversi e distanti dalle pateticità descritte da Don't look up?
Io credo di no. Faremmo il tifo come sempre. Pregheremmo, ci faremo finalmente una canna, tradiremmo la moglie, compreremmo il sessanta pollici sempre desiderato, ritireremo tutti i soldi in banca per nasconderli nella pentola a pressione in cucina. Saremmo vittime delle nostre piccolezze, delle minuzie, degli egoismi, delle ridicolerie più ridicole. Tutti indistintamente.
Non guardate su! Non guardate troppo in là.. ammonisce il film, non c'è niente oltre il nostro tornaconto a stretto giro, a portata di mano e sguardo concupiscente.
Ho trovato una curiosa analogia con l'ultimo Pif di E noi stronzi rimanemmo a guardare.. anche lì un guru ipertecnologico diventa il sottile padrone del mondo e delle anime, scruta i desideri e grazie a calcoli di controllo sociale impertinenti, riesce a carpire desideri e segreti di ognuno di noi. Finiremo per obbedire ad un algoritmo.
Non prendiamo troppo sottogamba certe premonizioni.
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