Regia di Walter C. Miller vedi scheda film
In questo che si rivelerà purtroppo essere il suo ultimo spettacolo – morirà l'anno seguente in un incidente d'auto – Sam Kinison sale sul palco con una rock band e due fotomodelle come vallette, per lanciarsi in un monologo a base di sesso & rock'n'roll. Sfrenato, sboccato, esagitato, il comico noto per i suoi eccessi non fa un passo indietro, anzi: in questo Family entertainment hour osa più che mai, facendo della provocazione e dell'insulto contro tutto e tutti la sua cifra stilistica.
Girato al Wiltern Theatre di Hollywood con la regia di Walter C. Miller – già a fianco di Sam Kinison per Live in Vegas, uscito pochi mesi prima, e Breaking the rules, del 1987 – questo Family Entertainment Hour è uno spettacolo a dir poco incredibile. Per la cattiveria, la rabbia che Kinison mette nel suo monologo, qualcosa di semplicemente mai visto né prima, né dopo nella storia della comicità, e per la violenza verbale delle battute, spesso neppure qualificabili precisamente come tali, più simili a provocazioni o addirittura insulti fatti e finiti. Il comico era del resto già noto da qualche anno come uno dei performer più adrenalinici e aggressivi in assoluto, e in questo show non tradisce affatto le aspettative; sesso & rock'n'roll sono le parole d'ordine e – giusto per non creare malintesi – Kinison esce sulla scena accompagnato da due vallette seminude (una, Malika, diventerà sua moglie) e una chitarra elettrica, con cui darà il via allo spettacolo accompagnato dalla band di Randy Hansen. Le sue prima parole serviranno a definire inutile (no, non proprio: molto peggio, ma parafrasiamo volendo evitare volgarità) il rap, dichiarazione che negli Usa del 1991 poteva essere ancor peggio di quel che sembri a noi oggi, in Italia: ecco, l'ora di intrattenimento per famiglie, che in realtà sono solo 50 minuti scarsi, sarà tutta su questa falsariga. A dimostrare che Kinison scherza, per quanto i suoi siano comunque scherzi pesanti, nel pubblico è presente il rapper Ice-T, che il comico saluta definendolo “un mio amico”; il peggior scherzo in assoluto è però quello che chiude lo show, con una surreale telefonata in diretta all'ex fidanzata di uno spettatore (vedere per credere). Uno spettacolo eccessivo in molti sensi, ma talvolta tutto è talmente troppo da raggiungere il sublime. 6/10.
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