Shigeru fa il netturbino. E un giorno trova una tavola da surf buttata via e conciata male. Decide di sistemarla e di imparare a cavalcare le onde. I suoi amici sono un po' sorpresi, la sua fidanzata preoccupata. Anche perché Shigeru ha un problema: è sordomuto.
Note
Takeshi Kitano alle prese con "l'immagine" ricorrente dei suoi film: il mare. Placido e impetuoso, simbolo di armonia e violenza. Che nella poetica (ed estetica) del cineasta giapponese rappresentano l'intimo dell'idea di bellezza. Anche una riflessione tenera sul tema della morte, qualche anno prima di "Hana-bi". Un film straordinario;
Lo stile minimalista di Kitano, di sublime astrazione, non è affatto sinonimo di povertà contenutistica o di vuoto formalismo: è anzi la dimostrazione di un talento cristallino, che riesce a generare della poesia pura attraverso immagini, suoni e suggestioni di straordinaria profondità e potenza evocativa nella loro disarmante semplicità. Voto 8,5
Un film capace di stringerti il cuore in una morsa, di farti sentire l'odore del mare, di trasmettere profonda poesia e cruda realtà. La grande sensibilità e il disincanto del regista danno vita ad un capolavoro in cui il silenzio parla.
Se Il silenzio sul mare fosse poesia sarebbe un esempio di minimalismo, se fosse un testo filosofico sarebbe zen, se fosse un quadro sarebbe un’opera realista-astratta: è cinema, di Takeshi Kitano. Shigeru giovane spazzino sordomuto vuole fare il surf, assistito dalla fidanzata Takako. Dopo vari tentativi arriverà a fare una gara e la vicenda prenderà una piega inaspettata. Non è… leggi tutto
Bello e di gran fascino il rumore del mare con le sue onde, bello anche vedere chi fa surf;solo che di queste cose se ne vedono col contagocce.Mezzora invece è dedicata ai due protagonisti che passeggiano avanti e indietro con una tavoletta da surf ,un'altro quarto d'ora di sguardi inebetiti;le gare di surf spezzettate passano in secondo piano.voto 2 leggi tutto
Film che adoro, che mi hanno cambiato, che mi hanno fatto crescere e che mi hanno insegnato tante belle cose: questa è la lista dei miei film preferiti. Ne avevo 94 ma mi sembravano eccessivi e quindi ne ho…
Senza dubbio da porre istantaneamente nella top 3 dei migliori film realizzati da quel grandissimo regista rispondente al nome di Takeshi Kitano, ma altrettanto indubbiamente da inserire di diritto in qualunque lista dei migliori film del decennio.
Se probabilmente non raggiunge il vertice è solo perché il regista è stato, negli anni seguenti,…
Shigeru lavora come netturbino: è un giovane ragazzo sempre con la testa altrove ed è sordomuto. Un giorno trova tra la immondizia un vecchio surf malandato. Dopo averlo sistemato comincia ad allenarsi ogni giorno, accompagnato dalla fidanzata Takako, anche lei sordomuta. Per Shigeru il surf diventa una vera ossessione, tanto che lascia il lavoro e le sue giornate silenziose sulla…
Shigeru è un netturbino sordomuto con la passione per il surf. Un giorno, trovando una vecchia tavola malandata in un bidone della spazzatura, decide di mollare quasi totalmente il lavoro per dedicarsi al surf. Inizialmente è deriso da i suoi "colleghi", che notano il suo palese impaccio iniziale nell'approcciarsi allo sport. Poi conosce Takako, una ragazza anche lei sordomuta. Fra…
In un mondo con una forte pulsione immanentistica come quello attuale, la domanda di Eterno diventa una risorsa rivoluzionaria e pericolosa per i materialismi di massa. Il cinema, con la sua immediatezza, ha…
Il senso della storia dell'uomo è da ricercarsi in quel filo ininterrotto di piccole e grandi scelte che tutti i soggetti compiono, o dovrebbero compiere, nel corso della propria esistenza. In fondo è la scelta ciò che distingue l'uomo dall'animale, che agisce unicamente per istinto e per abitudine. L'uomo si avvicina tanto più alla bestia quanto più…
Va bene, compilo anche io la play più autoreferenziale possibile... quella dei "7 preferiti di sempre". In realtà, non sono i film più belli che ho visto - e differiscono leggermente dalla Top 10 indetta da…
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Takeshi Kitano, dopo anni di televisione passati a fare il comico, approda ad un cinema dove l’anima grottesca che lo percorre e la vena di dolente malinconia intercettata dall’impertubabilità del suo volto si…
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Commenti (6) vedi tutti
Lo stile minimalista di Kitano, di sublime astrazione, non è affatto sinonimo di povertà contenutistica o di vuoto formalismo: è anzi la dimostrazione di un talento cristallino, che riesce a generare della poesia pura attraverso immagini, suoni e suggestioni di straordinaria profondità e potenza evocativa nella loro disarmante semplicità. Voto 8,5
commento di rickdeckardUn Kitano stranamente meditativo, un film orientale molto più anni '50 che '90.
leggi la recensione completa di giansnow89bellissimo film…qualcuno sa se esiste una versione in italiano?
commento di marcox717+
commento di nico80Azione e dialoghi ridotti al minimo.Bastano la voce del mare e la passione dei due giovani a incantare lo spettatore. Pura poesia.
commento di HAL2001Un film capace di stringerti il cuore in una morsa, di farti sentire l'odore del mare, di trasmettere profonda poesia e cruda realtà. La grande sensibilità e il disincanto del regista danno vita ad un capolavoro in cui il silenzio parla.
commento di Bobbie