Regia di William Malone vedi scheda film
Premettendo di non aver visto i titoli di coda (che mi dicono che sono da non perdere), a causa del fatto che la RAI li ha scandalosamente tagliati, il giudizio su questa pellicola viene ad essere influenzato negativamente da una sceneggiatura (voto: 5) commerciale (il film è prodotto da Robert Zemeckis) e ripetitiva (i personaggi non fanno altro che percorrere i vari corridoi in su e in giù ponendosi domande banali x tutta la durata del film) che funge da pretesto per dare sfogo a massicci effetti speciali in computer grafica (purtroppo) e a una regia abbondantemente sopra la media. Stucchevoli i dialoghi e quell’atteggiamento “burlonesco” tipico dei teen-movie che si respira durante tutto il corso della pellicola. Se questi sono i difetti che fanno storcere il naso ad un appassionato di b movie, è giusto, però, evidenziare tutta una serie di aspetti positivi. Diciamo che il prodotto è ben “impacchettato” con una fotografia patinata (voto: 7+) e una serie di scenografie lugubri che ben si adattano ad un film horror e che vengono esaltate dalla dinamicissima regia di Malone (voto: 8+) che dimostra senza dubbio un buon talento. Infatti, lo si deve proprio a lui se vi sono delle sequenze in cui la tensione raggiunge buoni livelli e non certamente alle modeste “trovate” degli sceneggiatori. Le interpretazioni degli attori non sono affatto memorabili (voto: 5.5), ad eccezione di Geoffrey Rush (voto: 7.5) che gigioneggia con disinvoltura rivelandosi nettamente superiore ai colleghi, così come non lo è la modaiola colonna sonora (ci sono pezzi anche di Marilyn Manson) (voto: 6). Alla fine della pellicola (o meglio, per quanto mi concerne, all’inizio dei titoli di coda) si resta con un bel po’ di amaro in bocca, anche a causa di un finale fracassone, e si fa spazio nella mente la convinzione di aver assistito ad un film curatissimo sotto il profilo tecnico, ma con un modesto contenuto tipico dei teen-movie (per intendersi sembra di assistere ad un film dai contenuti in stile “Haunting - Presenze” o “La Casa dei 13 Spettri”), per altro anche il livello gore è decisamente basso. Tra le sequenze più belle è senz’altro da indicare l’ottimo e “pazzesco” (nel vero senso della parola) prologo girato in bianco e nero. Consigliato a coloro che amano gli horror mainstream. Voto: 6
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta