Regia di Scott Reynolds vedi scheda film
film che rispecchia la reale vita di un qualsiasi uomo che sciupa e dissipa la sua vita tra vizi.
l'alcool prima e il gioco del poker lo portano alla lampante disgregazione del suo nucleo familiare.
storie del genere sono verosimili,il film per me e' bellissimo,tratto da una probabile ma vera storia di tutti i giorni.vale la pena guardarselo,un capolavoro di trasposizione vita di tutti i giorni a pellicola non di molto successo a causa di un peso eccessivo che la pellicola stessa deve sopportere a causa di una leggera svista della regia che compromette parte di esso.
un uomo,dissipa gli affetti non solo familiari con l'utilizzo di fughe dalla routine,quali,il bere ed il gioco d'azzardo,binomio perfetto per ridurre al lastrico chiunque non sia capace di porsi dei limiti o capace ma non volenteroso di farlo. ormai entrato nel turbine del vizio e' per il protgonista difficile uscirne.....finche' un bel giorno incontra un transessuale di nome heaven in un locale paradise(che combinazione). il transessuale ballerina che possiede il dono di prevedere il futuro,puo essere di grande aiuto al nopstro protagonista giocatore d'azzardo,dove l'azzardo si basa per definizione su un evento futuro da indovinare sul quale scommettere.come andra' a finire? lo si scopre vedendo il film chiaramente.
nulla,forse il film schiacciato dal peso degli eventi,e' metaforicamente voluto da chi lo ha gestito.
bravo interprete ,sfigato,dissipato e consumato dagli eventi che la vita gli tiene in caldo ,riservati appositamente per lui. grandioso nell'ascesa. di grande spirito in ambedue le situazioni.se e' poi cosi' versatile e' certamente bravo,poiche' la versatilita' di un attore e' come il cervello che guida la mano di raffaello per quanto riguarda la pittura ad esempio.
sempre sopra le righe.in vogam,in ascesa continua.
interpretazione buona ma senza alcuna lode particolare.
si puo' certamente fare e/o dare di piu' come si cantava una volta.
attento ad ogni singolo fotogramma,ma grosso peccato che ad un tratto gli sfugge la situazione4 di mano(proprio come il protagonista) e la pellicola viene pesantemente schiacciata sotto un pesante carico di causa/effetto/eventi. chissa' se lo avra' fatto appositamente per creare una metafora fra il soggetto e la direzione del film.se cosi fosse reynolds sarebbe ai livelli di registi piu' opinati del momento.
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