Regia di Jeymes Samuel vedi scheda film
Western atipico che fa l’occhiolino a svariato folclore (Tarantino in primis, anche se troppi dialoghetti reclamano brio), con un cast interamente di colore e soprattutto musiche accattivanti e in controtendenza rispetto ad ogni convenzionale western. La sequenza dell’assalto al treno decisamente tra i punti più alti della pellicola, ed in questo frangente la tensione sottolineata dalla scelta musicale - con tutti i dovuti distinguo - rimanda alla mitologica rapina in banca di Heat.
Il montaggio e le scenografie che strizzano l’occhio ai videoclip, le generose pause, i primi piani; l’unica sequenza con presenti dei bianchi in un candidissimo villaggio western è di grande effetto scenico, e poi le sequenze sbieche col sole a creare intriganti diagonali.
Purtroppo c’è questa tendenza a johnwicckare tutto ormai, e la(ri)resa dei conti finale, che dura ben oltre mezz’ora toglie, verve e pathos quando ti accorgi che cinquanta contro cinque, comunque, si faranno impallinare tutti come tordi in letargo.
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