Regia di Stefan Ruzowitzky vedi scheda film
___________________________Occhio, spoiler presenti_________________________
Si vede fin da subito il tocco europeo in questo horror: lentezza nel dipanarsi della trama, ricerca della credibilità delle situazioni, costruzione ricercata dei dialoghi. L'ambientazione è molto carina, una città universitaria tedesca.
Inoltre, un film il cui oggetto è la massoneria non può che essere europeo (sigh).
Non stupisce neanche che un film di questo tipo tratti il tema della sperimentazione medica su pazienti vivi. Tuttavia, ai giorni nostri, in tutto il mondo e a maggior ragione negli stati più evoluti civilmente, tutto ciò è una leggenda metropolitana.
Una volta considerato questo, l'ultima scena (quella dopo l'inizio dei titoli di coda) trascina ancor più il film su un livello anacronistico e risulta così grottesca da diventare un po' di cattivo gusto (due studenti discutono in quale ospedale andare a lavorare e lo fanno tenendo in considerazione le logge presenti in quegli ospedali e a quanto si spingono più in là facendo nuove e più interessanti sperimentazioni umane). E’ giusto sospendere l’incredulità guardando un horror, ma ho l’impressione che questo si prenda un po’ troppo sul serio.
La cosa più interessante sono le “statue umane” che vengono mostrate: persone spellate, sezionate, conservate con uno speciale procedimento e con gli organi, le ossa e i muscoli visibili. Questi cadaveri sono sezionati in modo curioso, a formare figure a volte geometriche a volte surreali che nemmeno Dalì si sarebbe inventato. Spesso, inoltre, sono disposte in modo particolare, a raffigurare scenette di vita quotidiana, tipo persone che giocano a carte.
La cosa più incredibile è che quella non è finzione cinematografica, ma si tratta di persone vere, reali, cioè…persone che un tempo erano vive sul serio, poi imbalsamate.
Si chiamano Body Worlds.
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