Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Ok, è un remake, e anche basta fare remake.
Ok, l'originale francese è decisamente superiore. Ok, ok.
Però Diego Abatantuono, che noi non discutiamo (anche quando padella clamorosamente uno sticazzi, che è come mettere la panna nella carbonara!), più il debordante Matano, ben diretto e non preda di sé stesso, in questo film risultano essere una insolita coppia che funziona (e a cui ci si affeziona). Quello che funziona meno è la continua incertezza fra commedia e dramma, lo stacco comico dopo aver parlato di morte è legato con la sparapunti, e i personaggi potrebbero essere maggiormente approfonditi.
Al regista non riconosciamo particolare inventiva questa volta (molte le scene fotocopia), ma, grazie alla fotografia di Emanuele Pasquet e al montaggio di Alberto Masi, sa mostrarci una Roma notturna e sospesa, aerea, per niente banale (buche comprese).
Le musiche eleganti di Francesco Cerasi danno poi quel touch of class all'intera confezione targata Colorado.
Ultimo film per Antonio Salines, cui il film è dedicato, celebre direttore del Teatro Belli di Roma.
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