Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Un medico di base che soffre di sciatica deve affrontare un vivacissimo turno notturno; incontra per caso un rider e gli chiede aiuto. Il ragazzo si improvvisa così dottore, seguendo i consigli del vero medico all'auricolare.
Instant-remake all'italiana della commedia transalpina Docteur? (Chiamate un dottore!, di Tristan Seguela, 2019), Una notte da dottore è un'operina dai modesti contenuti votata palesemente all'intrattenimento, che fa leva su una coppia comica d'assi come protagonisti: il veterano Diego Abatantuono e la nuova leva Frank Matano. Il risultato è di una prevedibilità non indifferente, ma – va riconosciuto – ben confezionato e recitato; i dubbi provengono a ogni modo principalmente dalla scrittura, essendo l'intera storia imbastita attorno a un presupposto a dir poco inverosimile, vale a dire quello del rider (peraltro piuttosto ignorante in medicina) che si improvvisa dottore e riesce tranquillamente a sostituire l'operato di un medico di base senza tanta fatica. Il copione del già citato Seguela e di Jim Birmant diventa una sceneggiatura firmata da Alessandro Aronadio, Renato Sannio e Guido Chiesa, che poi è il regista del film; per quest'ultimo prosegue la scia di pellicole leggere senza infamia e senza lode licenziate da partire dal 2015, anno di uscita di Belli di papà, anch'essa con Abatantuono al centro del cast. Qui compaiono inoltre Alessandro Betti, Francesco Russo, Giorgia Spinelli, Luciano Miele e Antonio Salines. Il ritmo è validissimo, il finale dolciastro forse inevitabile, ma comunque un po' troppo forzato. 3,5/10.
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