Regia di Guido Chiesa vedi scheda film
Pierfrancesco Mai è un dottore di sessant’anni che lavora come guardia medica e che una notte s’imbatte in Mario, un rider trentenne, al quale domanda di consegnare una ricetta a un suo paziente. Mario si reca dal paziente ma all’uscita dalla sua abitazione viene accidentalmente investito da Pierfrancesco che gli distrugge la bicicletta. Pierfrancesco nel frattempo viene colpito da un forte mal di schiena che gli impedisce di continuare il suo servizio. I due decidono quindi di collaborare, travestendo Mario da medico e usando l’auto di Pierfrancesco per fare le consegne di cibo.
Pellicola nata in Francia nel 2018 con il titolo Docteur? diretta da Tristan Séguéla e divenuta per la distribuzione italiana Chiamate un dottore! e che per l’occasione viene riapparecchiata dal regista Torinese Guido Chiesa, alla sua terza rielaborazione consecutiva di pellicole straniere, in una commedia finto leggera come le nuvole di drago consegnate da Mario e cucita sulle spalle solide di Diego Abatantuono, nel ruolo che fu di Michel Blanc, che presta il suo fisico massiccio e la sua solita verve finto cinica per descrivere un uomo burbero e con un passato molto cupo e del quale si viene a conoscenza con il progredire della trama. Nel ruolo di Mario, l’ex youtuber Frank Matano la cui colpa è forse quella di essere sempre e perennemente prigioniero di un personaggio troppo sopra le righe, ma che ha l’indubbia capacità di riuscire a combinarsi alla perfezione con la disillusione nella quale è precipitato il suo contraltare grazie proprio alla capacità di Mario di creare empatia con i pazienti, una dote che Pierfrancesco ha ormai smarrito da tempo.
A visione ultimata ci si accorge di aver sorriso, più che riso, di aver forse trattenuto anche qualche lacrima liberatoria e di certo di aver passato anche del tempo a riflettere, cosa che di questi tempi non è assolutamente scontata soprattutto date le premesse iniziali.
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