Regia di Jacob Gentry vedi scheda film
Il regista di The signal (2007) torna a trattare un argomento legato alle trasmissioni televisive, in questo caso interrotte da intrusioni inattese e dall'enigmatico significato.
Chicago, 1999. James (Harry Shum Jr.) è al lavoro, impegnato come archivista di materiale audiovisivo, quando s'imbatte in una registrazione televisiva del 3 maggio 1987, contraddistinta dell'interruzione d'un programma effettuata con un "segnale" abusivo. Il video mostra un uomo con una maschera effettuare strani movimenti, mentre in sottofondo si sente un suono ritmico (più avanti impara essere un messaggio in alfabeto Morse). Scopre che quella non è stata l'unica "intrusione", ma che esattamente una settimana dopo il fenomeno si era ripetuto. Benchè nemmeno l'F.B.I. sia riuscita a identificare il responsabile, James è ossessionato dagli strani filmati, soprattutto quando apprende che il giorno prima delle "anomale" interruzioni due ragazze sono scomparse. Indagando, individua l'apparente responsabile e apprende dell'esistenza di un terzo video, realizzato proprio il giorno dopo la scomparsa di sua moglie.
Un tema non nuovo per Jacob Gentry che, in maniera simile, aveva già affrontato l'argomento con The signal (2007). Sceneggiato basandosi su un fatto realmente accaduto [1] da Phil Drinkwater e Tim Woodall, Broadcast signal intrusion sembra anche essere stato ispirato da certi video virali circolati in internet (tipo quello di ignoto autore, noto come "11B-X-1371", dove si assiste a un uomo che gesticola indossando una maschera da medico della peste). Un tema sicuramente suggestivo e in parte trattato con certa cura nel primo tempo, ma che poi si perde in ripetizioni prive di svolta, andando a parare in un finale del tutto insensato e incomprensibile. Nonostante le interpretazioni di alto livello Gentry realizza un film poco incisivo, con una fotografia che in parte penalizza le tante scene notturne o comunque poco illuminate. I precedenti, anche se sviluppati in differente contesto, non mancano, in primis i classici Blow up (Michelangelo Antonioni, 1967) e Blow out (Brian De Palma, 1981). Per certi versi simile anche al più recente Berberian sound studio (Peter Strickland, 2012), Broadcast signal intrusion è privo di quello spunto originale e di quella completezza che hanno invece contraddistinto i precursori.
[1] Curiosità (letteralmente dall'imdb)
"Le trasmissioni SAL-E Sparx citate nel film sono modellate su eventi reali. A Chicago, il 22 novembre 1987, qualcuno che indossava una maschera alla Max Headroom (1987) interruppe il telegiornale delle 9 di WGN per 25 secondi. Due ore dopo la stessa persona ha interrotto la messa in onda di Doctor Who (1963) per 90 secondi.
L'intrusione in Florida durante la messa in onda del film 'The nite pirate' è modellata su quella realmente avvenuta con intromissione nel segnale, il 27 aprile 1986, da parte di 'Captain Midnight', che ha interrotto la trasmissione satellitare Galaxy 1 della HBO di The falcon and the snowman (1985), con un testo che si lamentava dei prezzi della HBO.
L'aspetto dell'androide nei video di intrusione, posto in una stanza stranamente sproporzionata, è stato copiato dai video internet dei primi anni 2000 di "Tara l'androide'."
"La televisione è quella bestia insidiosa, quella Medusa in grado di paralizzare un miliardo di persone a occhi sbarrati ogni sera, quella sirena che canta, chiama e alletta, promettendo così tanto e concedendo, in definitiva, così poco."
(Ray Bradbury)
Trailer
F.P. 07/11/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 103'10") / Data del rilascio USA: 22/10/2021
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