Trama
Charlie è il proprietario di un bar. Toccherà a lui fare da mentore al giovane nipote, un ragazzo cresciuto senza il padre e alla ricerca del proprio posto nel mondo.
Approfondimento
THE TENDER BAR: ALLA RICERCA DI UN PADRE
Diretto da George Clooney e sceneggiato da William Monahan, The Tender Bar è ambientato nel 1972, anno in cui J.R. Maguire, un bambino di nove anni, passa ore a ricercare tra le onde radio la "Voce", soprannome che usa per il padre deejay radiofonico che ha abbandonato lui e sua madre anni prima. Sognando il giorno in cui la sua famiglia si riunirà, J.R. vive con l'iper protettiva madre Dorothy e il burbero nonno a Manhasset, Long Island, e si impegna instancabilmente per un'istruzione come si deve. Affamato di attenzioni maschili, J.R. trova conforto nel vicino pub Dickens, dove l'uomo dietro al bancone altri non è che suo zio Charlie. Con un armadio pieno di libri classici e assetato di conoscenza, Charlie prende il ragazzino sotto la sua ala protettrice, incoraggiandone le aspirazioni e il desiderio di diventare uno scrittore. Mentre J.R. diventa pian piano adulto con sporadici contatti con il padre biologico, Charlie lo guida alla scoperta di ciò che significa essere un uomo, includendolo nelle sue serate a bowling, nelle partite e nelle gite in spiaggia con la sua fedele cricca di stravaganti amici. Quando però vincere una borsa di studio a Yale, si innamorarsi di una brillante compagna di classe e ottenere il lavoro dei suoi sogni non gli basterà, J.R. ritornerà al bar realizzando di avere già da tempo tutto ciò che gli serviva per essere felice.
Con la direzione della fotografia di Martin Ruhe, le scenografie di Kalina Ivanov, i costumi di Jenny Eagan e le musiche di Dara Taylor, The Tender Bar cattura il dolore, la vulnerabilità e l'umorismo del percorso di crescita di un ragazzo e i suoi sforzi per divenire adulto, ed è l'adattamento di un libro autobiografico dello scrittore premio Pulitzer J.R. Moehringer. Pubblicato nel 2005 e lodato per il modo in cui restituisce liricamente l'educazione di un giovane da sempre alla ricerca del padre che l'ha abbandonato da piccolo, The Tender Bar con il suo amorevole ritratto di una madre ferocemente ambiziosa, di un avaro nonno e di un carismatico zio barista è di volta in volta commovente, esilarante, triste, senza speranza e pieno di speranza. In altre parole, è una storia di formazione che ha attirato le attenzioni di Clooney per il modo in cui con realismo descrive come un bambino senza alcun privilegio decida di fare l'impossibile. "Ciò che mi ha attirato è l'aspetto da epopea che ha la storia", ha dichiarato Clooney. "Si tratta di uno di quei pochi casi in cui uno scrittore non distrugge familiari e amici solo per scrivere un libro. Anzi, fa di più: rende merito alla loro solidarietà e al loro amore, grazie a cui è arrivato fino a Yale nonostante un padre assente. Alla fine delle sue peregrinazioni, capisce che un padre dopo tutto lo ha sempre avuto: suo zio Charlie ma anche suo nonno. Il contesto del bar, poi, mi è sempre stato familiare: sono cresciuto in Kentucky e quand'avevo 9 o 10 anni ero anch'io il ragazzino di un bar, a cui si dare 50 centesimi per andare a prendere una lattina di birra o un pacchetto di sigarette".
"Adattare un libro non è mai facile", ha aggiunto Clooney. "Libro e film sono due bestie del tutto diverse. Un libro ti dice cosa sta pensando qualcuno. Un film, invece, deve mostrarlo. Ecco perché occorre fare dei cambiamenti. Non abbiamo però modificato i molti temi del lavoro di Moehringer: il padre perduto, la particolare solitudine dell'essere figlio unico di madre single, la ricerca di un padre surrogato e l'importanza di sentirsi parte di qualcosa".
Il cast
A dirigere The Tender Bar è il regista, sceneggiatore, produttore e attore statunitense George Clooney, famoso sia per i traguardi raggiunti nel mondo del cinema sia per l'impegno umanitario che lo ha visto sempre in prima linea. Consacrato dalla serie televisione E.R. Medici in prima linea, Clooney ha vinto due… Vedi tutto
Note
Adattamento del romanzo autobiografico Il bar delle grandi speranze di J.R. Moehringer.
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Commenti (8) vedi tutti
Gradevole film tratto dall'omonima autobiografia di J.R. Moehringer, giornalista del New York Times e vincitore del Premio Pulitzer, nonché eccellente ghostwriter (è lui dietro a "Open" di Agassi e "Spare" del principe Harry) Regia classica e affettuosa di George Clooney, ottima prova attoriale di Ben Affleck, un piacere rivedere Christopher Lloyd.
commento di miss brownE dateglielo sto c**** di Oscar a Tye Sheridan!
commento di scapigliatoUn ragazzo che sogna di diventare scrittore deve farsi strada nel mondo, senza potere contare su un padre, ma solo su uno zio barista e appassionato lettore. Clooney accarezza con grazia le corde di una commedia dal gusto piacevolmente retró, suggestiva e accattivante. Voto 7/10.
commento di alexio350Mi è sembrata una normale storia di un normale adolescente degli anni 80/90.... niente di che, seppur un film fatto bene e ben recitato. Eppoi... JR da bimbo è moro e con occhi neri, e quando diventa ragazzo è castano e con occhi azzurri.... mah
commento di Aiace68Ennesima, inutilissima, trascurabilissima, debolissima americanataccia!!!
commento di SteSondrio88Nonostante la buona regia, i dialoghi risultano puerili e non coinvolgono.
commento di gruvierazStoria ben narrata, ma poco incisiva sia nelle tematiche che nelle trasmettere emozioni.Voto:6.5
commento di ange88Visto l'andazzo, ho sopportato per un'ora questa storiella insipida; voto 3
commento di stokaiser