Regia di Amanda Sthers vedi scheda film
Davvero un filmetto: pretese zero.. a questo punto immagino poverello anche il romanzo, volto a pellicola dalla stessa autrice. Storia di un uomo che getta promesse al vento per tutta la vita e alla fine rimane con un pugno di mosche in mano e una marea di rimpianti (“dopo la morte c’è una seconda possibilità?”), tipo: dopo il primo film c’è una seconda possibilità? Spero proprio di no per te, carissima Amanda Sthers.. il Favino protagonista (adolescente, giovane, uomo, anziano in un saliscendi caotico di flashback e flashforward) si agita malamente tutta la vita (il monologo al matrimonio della figlia tra i più soporiferi della storia..) con l’unico sostegno di due amici coi quali va in discoteca e vede partite in tv in continuazione, in omaggio alla presunta vita a spirale, si doppia così strano che sembra la voce di un altro, ma lo truccano da vecchio al contrario del nonno sempre uguale (forse Jean Reno ha rifiutato il trucco e parrucco, in omaggio al suo ruolo tutto d’un pezzo..). A fargli da contraltare Kelly Reilly, uno scialbo incrocio tra Monica Vitti e Ivana Spagna, come acutamente osservato da Alan Smithee.
La vita sarebbe quindi una spirale quindi dove gli eventi si ripresentano offrendo presunte seconde possibilità, o facendoti sbagliare con efferata regolarità? Speriamo solo di non doverlo appurare con un prossimo film..
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