Regia di Stefano Salvati vedi scheda film
Due musicisti finiscono in cella per rumori molesti, altri due vengono pescati in una bisca clandestina e altri due ancora per il furto di un sax; in carcere i sei disperati stringono amicizia e decidono di formare un gruppo rock: gli Skiantos. Il successo non sarà immediato, ma quando arriverà sarà smodato.
Questo Skiantos – Videonovela è un'ottima introduzione, per chi non la conoscesse, alla band bolognese capitanata da Roberto Freak Antoni e più in generale al concetto di 'rock demenziale'. Dietro la macchina da presa c'è il giovanissimo Stefano Salvati, già regista di alcuni videoclip musicali (tra cui quello di Sono buono, proprio degli Skiantos) e in seguito sul set con Vasco, Venditti, Bocelli e tantissimi altri; qui ci troviamo di fronte a un'opera dichiaratamente poveristica e goliardica, con molte parti girate in bianco e nero e una recitazione spesso (volutamente, ma anche per mancanza di alternative) sciatta e tirata via, ma così traboccante di idee, anche visuali, da sovrastare in quanto a trovate, battute, spunti di riflessione o semplicemente di risate una miriade di film dal budget ben più sostanzioso. Accanto a Freak compaiono il co-fondatore e anima rock degli Skiantos, Dandy Bestia (Fabio Testoni) e i compagni di band dell'epoca: Charlie Molinella, Sandro Belluomo Dall'Omo, Lucio Bellagamba e nelle sequenze live – meno invadenti della media di questo tipo di prodotti, va riconosciuto – anche i due nuovi arrivi in formazione, Marmo Nanni (Marco Nanni, già con Stadio e Dalla) e Granito Morsiani. Un'ora tonda di follia allo stato puro, con un cameo magistrale nel finale di un giovanissimo Alessandro Bergonzoni. 6/10.
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