All'ergastolano parricida Sierra Six viene offerta una seconda chance: lavorare per la CIA. Ma, venuto a conoscenza di alcuni segreti imbarazzanti, sarà braccato urbi et orbi dall'ex collega sociopatico Lloyd Hansen che gli scaglierà contro tutti i mercenari più sanguinari presenti sul mercato dei mercenari sanguinari.
E siccome non è mai abbastanza, in questa immane sarabanda avrà pure una ragazzina cardiopatica e scassaminchia da salvare (Silver bird, fly my lady away).
I Russo bros sono dei siculoabruzzesi che vengono dalla Marvel. Il che vuol dire saper usare gli effetti speciali, saper usare l'ironia, e saper confezionare un action movie coi controcavoli (con buona pace dei denigratori del MCU). Quindi la regia c'è.
Il cast è composto dal monoespressivo (e troppo osannato) Ryan Gosling, il classico attore che si bea nel non muovere neppure un muscolo facciale perché evidentemente fa figo(?), a cui noi preferiamo 10 volte l'altro Ryan (Reynolds), quello guascone; Chris Evans finalmente depatriottizzato, nel ruolo (abb.za credibile)del villain con vaghe sembianze hitleriane; l'ex bond girl cubana Ana de Armas, bella e operativa.
Gli effetti speciali sono di altissimo livello, le musiche di Henry Jackman funzionali (inframezzate dalla struggente Silver Bird di Mark Lindsay), il montaggio di Jeff Groth serrato e al cardiopalma.
Da antologia la sequenza di sparatorie in centro a Praga (ma il film gira un po' per tutto l'orbe terracqueo), servita dalla suggestiva fotografia di Stephen F. Windon.
L'idea di tutto l'ambaradan è dello scrittore Mark Greaney ma il film traspone il pensiero in 129 minuti di inarrestabile intrattenimento.
Sicuramente da vedere.
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