Regia di Guido Salvini vedi scheda film
1821. Il milanese conte Confalonieri prepara un'insurrezione che consegni la città dagli austriaci al regno di Sardegna; scoperto e arrestato, solo l'intercessione della moglie può salvarlo dalla pena di morte, commutata in ergastolo.
Melodramma in salsa storica, questo Il conte Aquila è la trasposizione sullo schermo della commedia omonima di Rino Alessi, tramutata in sceneggiatura da Giuseppe Di Martino e Guido Salvini. Quest'ultimo, uomo di teatro dalle frequenti puntate nel cinema, è anche il regista dell'opera, ben composta, diretta e recitata anche grazie a un manipolo di interpreti validissimi tra i quali spiccano i nomi di Paolo Stoppa, Rossano Brazzi, Valentina Cortese, Leonardo Cortese, Elena Zareschi, Tino Buazzelli e Mario Ferrari. Il ritmo non è di certo il punto forte del lavoro, che d'altronde si focalizza su psicologie dei personaggi ed emozioni, lasciando spesso l'azione in secondo piano; il risultato è un'ora e mezza di intrattenimento senza troppe pretese e, cosa da non sottovalutare, con una ricostruzione storica attendibile. Curiosamente la Rai produrrà una nuova versione de Il conte Aquila – ma destinata al piccolo schermo e quindi dal budget ridotto – appena quattro anni più tardi, affidandone la regia a Sandro Bolchi. 3,5/10.
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