Regia di Joe Penna vedi scheda film
Un film gradito e positivo. Si vede e si vive con una partecipata emotività.
Tre astronauti partono per una missione di routine su Marte. Siamo in un'epoca dove la scienza ha fatto importanti balzi in avanti nel campo dello spazio e il Pianeta Marte è ormai un'operazione periodica che si ripete con facilità. Durante il viaggio, non si spiega come, l'equipaggio deve condividere le provviste per la sopravvivenza con un quarto intruso, un clandestino rimasto misteriosamente a bordo, nascosto nei cavedi dell'astronave. E' naturale che l'evento susciti imbarazzo da parte di tutti, ma non c'è abbastanza carburante per tornare sulla Terra e scaricare lo sgradito ospite. Che poi tanto sgradito non è, infatti l'equipaggio riesce a tessere una buona trama relazionale con il nuovo elemento. Il problema però si amplifica quando iniziano a mancare le risorse primarie e ci sarà da studiare molto per trovare una soluzione che permetta all'intero team di uscire da questa emergenza. La navicella è stata progettata per dare vita a sole due persone, massimo tre.
Nel film appaiono solo quattro attori, due maschi e due femmine. Toni Collette è la comandante della nave, Anna Kendrick è il medico di bordo, Daniel Dae Kim è il biologo e Shamier Anderson è lo sfortunato "quarto uomo". Sceneggiatura curata, recitazione sopra la media, la Collette ovviamente non è quella che si vede ne "Il sesto senso", mentre la Kendrick si conferma ancora una volta all'altezza del suo ruolo. La tensione è alta nonostante i ritmi siano bassi. Davvero un bel film.
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