Regia di Raffaele Donato, Joe D'Amato vedi scheda film
Uno squalo uccide in mare un ragazzo. I suoi amici, ai quali era legato fin da piccolo con un patto di sangue, si vendicheranno in maniera cruenta.
E' uno scopiazzamento de Lo squalo (Steven Spielberg, 1975) e non è neppure il primo, nè il migliore per il cinema di genere italiano; Sangue negli abissi (noto anche come Deep blood) è un prodottino dozzinale senza idee, scritto diretto recitato montato alla svelta, in un'epoca (esce nel 1989) nella quale questo tipo di lavori non viene ormai più recepito dal pubblico della sala cinematografica, complici la diffusione delle tv private e l'ampia fetta di mercato risucchiata dal noleggio casalingo. L'unica cosa interessante attorno a Sangue negli abissi rimane quindi l'attribuzione della paternità della regia: Raf Donato potrebbe essere Joe D'Amato (lo sostiene Wikipedia, ma non solo), anche se chi scrive si fida maggiormente dell'attendibilità di Imdb, che ritiene Raf(faele) Donato una persona realmente esistente, sia pure regista soltanto in questa occasione. In ogni caso la fotografia della pellicola è firmata da Federiko Slonisko, noto pseudonimo di D'Amato, così come la produzione è targata Filmirage, ovvero ancora D'Amato. Nel dubbio, rimane comunque un brutto film; sceneggiatura: George Nelson Ott (di nuovo: D'Amato secondo Wikipedia; per Imdb no), fra gli interpreti Allen Cort, Frank Baroni, Keith Kelsch e Mitzi McCall. 2/10.
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