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I maghi della guerra

Regia di Ralph Bakshi vedi scheda film

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La recensione su I maghi della guerra

di Genga009
8 stelle

Ralph Bakshi inventa il genere "anarco-fantasy post-atomico". Che meraviglia!

Nel 1977 viene pubblicato Wizards, il primo lungometraggio animato da "vedere con la presenza di un adulto" (PG-rated), diretto da Ralph Bakshi. Si tratta del primo vero e proprio capo d'opera del regista americano-israeliano che, dopo aver realizzato la sua prima trilogia "urban" (Fritz the Cat, Heavy Traffic, Coonskin), decide di cambiare genere cinematografico e sovvertire le regole e i canoni del fantasy classico. La storia rappresenta un'allegoria dello scontro tra natura e artificiale, due regni governati da due fratelli in continua lotta tra di loro. Il fratello che guida il mondo meccanico manda un sicario ad uccidere il parente rivale, ma alla fine non sarà così semplice fare fuori il bizzarro regnante dei boschi e delle praterie. La trama è ambientata in un mondo post-apocalittico in cui la memoria dell'uomo è stata totalmente rimossa e dimenticata.

 

scena

I maghi della guerra (1977): scena


Bakshi firma il suo film intellettualmente più anarchico e geniale creando una storia e dei personaggi assurdi dall'ironia pungente, liberi da ogni possibile topos narrativo del genere fantastico. Tre sequenze, le migliori e più iconiche del lungometraggio, rappresentano forse l'apice della carriera del regista dal punto di vista concettuale: l'assedio al palazzo degli ebrei, che improvvisano una danza yiddish di diverse ore per rimandare la loro esecuzione; la grande battaglia finale in cui le truppe d'attacco vengono spaventate a morte da ologrammi nazisti; l'ultima sequenza, che inscena lo scontro conclusivo tra i due fratelli.

 

scena

I maghi della guerra (1977): scena


Quello di Wizards è uno dei migliori, più spiazzanti e più esilaranti finali della storia del cinema d'animazione. Tecnicamente, nel lungometraggio Bakshi affina l'animazione al rotoscopio, introdotta nella sua filmografia con Heavy Traffic (1973), pur non disponendo di un budget sufficiente alla riuscita ottimale della tecnica. Tuttavia, la grande inventiva e creatività del team di sviluppo riesce a compensare la bassa qualità del rotoscoping attraverso l'utilizzo di colorazioni ed effetti visivi che alla fine donano al film un fascino stravagante e psichedelico. Negli anni, Wizards diventerà un cult anche grazie al gioco di ruolo in stile D&D distribuito negli Stati Uniti d'America poco dopo l'uscita del lungometraggio.

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