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Voorhees

Regia di Cody Faulk vedi scheda film

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La recensione su Voorhees

di undying
5 stelle

Fanfilm diretto ai margini della serie ufficiale di Venerdì 13. Torna così sullo schermo Jason Voorhees, nella versione preferita dal suo pubblico, ossia quella che sta tra i capitoli 3 e 4 della serie ufficiale.

 

locandina

Voorhees (2020): locandina

 

Blairstown (Stato del New Jersey). Dopo aver effettuato una rapina in banca, conclusa con successo, un gruppo di criminali fugge verso l'ormai abbandonato Camp Crystal Lake - trascinando con sè la cassiera Haley (Danielle Sandler) e una sua amica - con l'idea di sfuggire alla polizia fino al giorno seguente, per poi muovere ad altra destinazione. Sulle loro tracce indaga lo sceriffo di Crystal lake, assieme a un collega dai modi poco ortodossi.

 

Fanfilm, ovvero opera realizzata da appassionati del ciclo horror Venerdì 13, diretto da Cody Faulk, in seguito attore per analoghi progetti legati ad altre serie, tuttora in via di sviluppo (The Haddonfield nightmareBloody summer campMy special boy e The house that eats flesh). A differenza di quel che ci  si potrebbe attendere ne esce un film da apprezzare, considerata la genesi e la produzione di tipo amatoriale che ne sta alla base. Ufficialmente, se si escludono il brutto cross over Freddy vs Jason (Ronny Yu, 2003) e i successivi reboot, la serie ufficiale è ferma al capitolo X (James Isaac, 2001), con il povero Voorhees lanciato nelle profondità degli abissi stellari e costretto a sfogarsi, a suo modo, su una stazione spaziale. Qui i fans decidono di fare tabula rasa dei sequel, prequel e remake, azzardando un ipotetico capitolo 3 parte seconda. Ricompare così la capanna con l'altare su cui è allocata la testa della madre di Jason e Jason stesso è quello che ha da poco scoperto la maschera da hockey. Nè manca di mostrare il suo orripilante volto deforme nelle concitate scene di chiusura. La trama è chiaramente un pretesto per motivare la location di Camp Crystal Lake, ma gli effetti splatter - in due o tre circostanze - si spingono parecchio in là, del tipo mai visto sullo schermo in precedenza nel ciclo ufficiale, e in linea di massima il concetto avrebbe funzionato anche per una produzione di alto livello. Come annunciato prima dei titoli di testa, Voorhees non ha alcuna relazione con i precedenti capitoli Paramount e infatti la colonna sonora si limita a riprendere per brevi secondi solo il generico motivo "ki-ma ki-ma" (contrazione dall'inglese della frase kill mama, kill mama). Le interpretazioni sono tutte di tipo amatoriale, anche se non peggiori di altre intraviste in occasioni di opere più ambiziose. Sicuramente migliore di certi sequel ufficiali (Jason a Manhattan o lo stesso Jason X), Voorhees è il classico indie povero da non farsi sfuggire se appassionati dello slasher, in particolare della serie Venerdì 13.

 

scena

Voorhees (2020): scena

 

“La maggior parte degli uomini chiamano ‘superstizione’ tutto ciò che non è la propria religione.” (Charles Régismanset)

 

Voorhees (Cody Faulk, 2020) - V.O.

 

F.P. 19/03/2021 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 99'13")

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