Trama
In uno sperduto paese al limite del bosco, dopo un rave scompaiono due giovani riattivando l'incubo di un mostro che sembra tornato dal passato. Indagano i carabinieri Meda, un uomo sconfitto dalla vita, e Rio, il capitano inflessibile e rigoroso. Ma questa volta il mostro ha rapito la persona sbagliata.
Curiosità
LA PAROLA AL REGISTA
"Le parole della canzone Dead Souls dei Nine Inch Nails descrivono al meglio l’anima del film e dei suoi protagonisti.
Il tema della famiglia mi ha sempre accompagnato nei miei lavori, questa volta, ancora di più. La domanda che mi sono posto è: cosa sarei disposto a fare per salvare la vita di una persona a me cara? Un tema sempre attuale. Una domanda in apparenza semplice ma che, per sua natura, conserva risposte molteplici e complesse.
Ai Confini del Male tenta di dare una risposta a queste domande, modulandosi sull’andamento di un thriller classico, ma al tempo stesso moderno. Con un ritmo incalzante, così come la regia, con colpi di scena sorprendenti e con un dubbio da lasciare allo spettatore sulla soluzione del giallo finale.
Con questo film, il mio obiettivo è di riuscire ad intrecciare un racconto di suspense con una storia familiare calda ed emotiva. Due elementi che trovano la loro sintesi nei protagonisti della storia: Meda e Rio, due anime diverse ma uguali. Uno ridotto a una vita solitaria, dilaniato dai sensi di colpa per la morte del figlio e perseguitato dalle proprie ossessioni. L’altro osannato dal mondo esterno ma allontanato dalla moglie, che vede in lui la causa della scomparsa del proprio figlio.
In una storia dove il tema è continuamente in ballo e dove il protagonista e il cattivo capiranno di essere due facce della stessa medaglia, Ai Confini del Male non è solo un film di persone, ma anche di luoghi. Il fitto bosco e il lago che incastonano il paese sono protagonisti insieme a Meda e Rio. La luce del giorno non li rende meno tetri, anzi. In effetti, sembrano rappresentare visivamente le nostre più profonde paure. Soprattutto quelle di Meda, tormentato dai fantasmi del suo passato.
Come Seven di David Fincher o Prisoners di Denis Villeneuve, Ai Confini del Male è un classico thriller ma dallo stile moderno e realistico, con in più un’atmosfera tetra e sospesa. Mi sono concentrato tanto sui segni del tempo in cui si svolgono le vicende, quanto sulle dinamiche di una società sempre più soffocata dagli effetti collaterali dei mass media.
La mia speranza è quella di riuscire a restituire allo spettatore il senso di una ferita profonda e la possibilità di una guarigione, attraverso un antieroe che diventa eroe, pur sbagliando tutto per sopravvivere agli altri e ai propri limiti.
Ma ogni ferita lascia una cicatrice".
Note
Liberamente ispirato a un romanzo di Giorgio Glaviano.
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Commenti (9) vedi tutti
Mediocre e nulla di più! Parlano con la gomma da masticare :(
commento di GARIBALDI1975Decoroso tentativo di serial thriller di ambientazione provinciale. La trama non fila perfettamente lineare, la detection è inverosimile (si accumulano prove in maniera illecita) la recitazione è discontinua - Popolizio forzato - ma il protagonista è azzeccato, truce e disperato al punto giusto. Pesantezza e degrado esasperati ma si fa seguire.
commento di Aaanton71Piuttosto ben riuscito questo giallo teso e drammatico al centro del quale si muove un ottimo attore come Edoardo Pesce. Peccato che nel film più che parlare spesso bofonchi rendendosi quasi incomprensibile. Forse glielo fanno fare apposta per aumentare il suo "carisma".
commento di bombo1Wrong Detective. Fake Detective. Autentici ACAB.
leggi la recensione completa di mckFinalmente un bel noir italiano. Mi ha tenuto in tensione tutto il tempo, il finale davvero inaspettato ha confermato tutta la qualità del film. Attori bravissimi, in particolare l'ex prostituta credo sia una scoperta vera. La regia chiaramente vuole confondere per poi accompagnare verso la risoluzione dell'enigma. Il finale del finale è il top!
commento di Lomax77Il film ha del potenziale, nonostante la pessima regia e l'orribile colonna sonora. Risultato insufficiente.
commento di gruvierazPer me in un film la regia è tutto. Puoi avere bravi attori, bella fotografia, buona ambientazione e tutte le ambizioni del mondo, ma se non hai la mano giusta, non sai caratterizzare i personaggi a sufficienza, non sai coinvolgere lo spettatore, non sai creare il pathos e l'atmosfera giusta, tutto sfugge di mano e il risultato è pessimo.
commento di xale78xThriller psicologico. Atmosfere e ambientazione suggestive. Trama un tantino contorta. Ottima la prova degli attori
leggi la recensione completa di Furetto60Edoardo Pesce sempre più bravo. Bel film 8
commento di iacopo73