Regia di Edoardo Anton vedi scheda film
Un agente dei servizi segreti viene mandato in un paesino montano di frontiera per scoprire i responsabili di alcuni sabotaggi ferroviari. Ben presto li identifica in tre persone: un fratello e una sorella e un socio d'affari del primo. Portare allo scoperto i loro piani criminali, però, non sarà semplice.
La cosa strana è vedere un thriller/poliziesco/spy story datato 1955 e realizzato in Italia; ma a conti fatti Il lupo della frontiera, onestissimo prodotto di intrattenimento girato con mezzi modesti e privo di nomi di evidente richiamo sulla locandina, non risulta in alcun modo una visione spiacevole . Dietro la macchina da presa c'è un esordiente, che pure ha già alle spalle una notevole esperienza come sceneggiatore: Edoardo Anton; come regista non lascia il segno, né sfigura, confezionando una pellicola dotata di una trama ben articolata, di un discreto tasso di azione e della minima dose indispensabile di tensione. Il soggetto e la sceneggiatura sono firmati dallo stesso Anton, che per il cast può disporre di volti, come si diceva, non particolarmente noti, ma comunque efficaci: Piero Lulli, Maria Frau, Tamara Lees, Adalberto Roni, Fausto Guerzoni, Tonio Selwart sono i principali, insieme allo stesso Edoardo Anton. Interessante l'idea di riservare una particina anche al pastore tedesco Lupo, diretto non sempre con la dovuta accortezza, ma che costituisce a ogni modo un curioso diversivo. 4/10.
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