Regia di Paul Wheeler vedi scheda film
Quasi due ore di spettacolo per Jimmy Carr, comico inglese elegante e dai modi garbati capace di sprofondare con la massima nonchalance negli abissi del politicamente scorretto tra battute su pedofilia, incesto, stupro e aberrazioni sessuali assortite.
Per il suo sesto spettacolo registrato per la tv, il comico britannico Jimmy Carr decide di strafare: questo Making people laugh – i titoli sono la parte peggiore della sua carriera, va detto – dura poco meno di due ore, durante le quali sulla scena il Nostro furoreggia con una scarica di battute a getto continuo incentrate sull'argomento principe della retorica di Carr: il sesso. Ma, essendo le armi principali dello stand up comedian la faccia tosta, la mancanza di freni e la prontezza di riflessi, è naturale che molto presto le cose degenerino, tra freddure politicamente scorrettissime e una bella manciata di improvvisazione con il pubblico, letteralmente bullizzato, vessato dal comico durante la sua performance. Carr è una macchina da insulti, velenoso e inarrestabile, ma sempre con un accattivante sorriso stampato sulla faccia, al quale tutto si può perdonare; sulla costruzione delle sue battute, eccellente dal punto di vista linguistico ma non di meno comprensibili anche per il pubblico non anglofono, c'è davvero poco da dire: solo da ridere. 6/10.
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