Regia di Denys Arcand vedi scheda film
Il soggetto sviluppato dal regista è talmente semplice e banale che puo' suscitare due effetti nello spettatore a mio avviso: lasciarlo indifferente o sconvolgerlo. Questa è la reazione che mi ha generato alla seconda visione: il nichilismo edonista che possiede i personaggi del film è lo specchio della nostra epoca e del modus vivendi occidentale: il "declino" si compie e diventa libido ininterrotto che non è capace di accogliere alcun valore al di fuori di sé stesso. Una voragine esistenziale camuffata da piacere corporale e benessere diffuso. Il lato oscuro della società moderna, la discesa che preannucia la catastrofe, ma forse la storia è già finita, per questo dei professori universitari non sanno parlare d'altro che di sesso!
Qualche scena di sesso e qualche refoulé di coscienza in più (non del tutto riuscita la scena del sub ad esempio).
Ha un suo stile e un suo perché, affatto scontato
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