Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Scritto dallo stesso regista insieme a Giovanni Simonelli e ad Antonio Tentori, Un gatto nel cervello è un titolo unico nella prolifica filmografia di Fulci: è infatti un meta-horror nel quale il protagonista è proprio Fulci in persona, intrappolato in una storia delle sue, un incubo basato essenzialmente sulla sua vita reale, quella cioè di un immaginifico artista di genere sanguinolento che viene perseguitato dalle proprie creazioni. Al di là della curiosità (e del relativo, significativo apporto di autoironia al lavoro), non c'è comunque molto da dire su questa pellicola, una delle ultime girate dal regista, nella fase quindi più divertente (per lui e per gli affezionati del genere) e anche più povera - a livello di budget - della sua carriera. Idea interessante, perciò, quella di riciclare scene tagliate dai suoi precedenti film; i mezzi sono sempre molto limitati e gli interpreti sono prelevati neppure dalle seconde, ma dalle terze o quarte linee (lo stesso Fulci è all'esordio assoluto in un ruolo da protagonista): Malisa Longo, David L. Thompson, Jeoffrey Kennedy, Paola Cozzo sono i nomi principali. Il ritmo c'è, le invenzioni sono modestissime, ma apprezzabili; musiche bruttarelle di Fabio Frizzi. 4,5/10.
Il regista horror Fulci viene perseguitato dalle scene sanguinarie che ha diretto; si rivolge perciò a un analista che, però, non fa che complicargli la vita.
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