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Mitsuami no kamisama

Regia di Yoshimi Itazu vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Mitsuami no kamisama

di AndreaVenuti
8 stelle

Pigtails, Yoshimi Itazu, JFF Plus 2021

 
All'indomani del tragico terremoto e maremoto del T?hoku (2011) la cinematografia giapponese con coraggio e delicatezza ha provato a rievocare e ragionare sulle conseguenze del nefasto avvenimento con opere altamente autoriali (vi cito solamente Himizu e The Whispering Star del grande Sion Sono) e l'animazione non è stata da meno e lo conferma, ad esempio, questa fantastica perla firmata da Yoshimi Itazu (scoperto e lanciato da un certo Satoshi Kon) e prodotta dal solido Production I.G; opera è tratta dal manga Mitsuami no Kami-sama di Machiko Ky?.
 
Yoshimi Itazu attraverso una rappresentazione dispotica e post apocalittica, con frangenti surrealisti, prova a ricostruire un segmento della fatidica "zona proibita" mostrandoci una casetta isolata e circondata da detriti e rifiuti al cui interno vive una ragazzina, la quale settimanalmente viene visitata da enigmatici dottori dotati di tute di protezione che non lasciano trasparire a nulla di buono.
 
Il regista articola poi una storia altamente interessante, nonostante la breve durata (corto di 28 minuti), accennando anche ad un altro luogo misterioso denominato la "fattoria", sorta di mega laboratorio laddove la povera gente viene letteralmente usata come carne da macello (traffico di organi) affinché i ricchi possano prosperare.
Intrignate poi lo stile tecnico con il regista che opta per colori vivaci e acquerellati, distinti altresì un tratto stilizzato.
 
Il corto poi è parzialmente muto e solamente gli oggetti presenti in scena prendono vita e parola fornendoci metafore o spunti riflessivi interessanti e pensiamo al palloncino rosso, metafora dell'evoluzione della protagonista che nel finale decide di sacrificare la propria vita per il bene altrui.
 
Opera tanto cupa quanto poetica.
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